domenica 19 ottobre 2014

momenti sparsi ...ma che momenti!




Dopo una settimana di giustificata assenza eccoci di nuovo qui!

Avrei da raccontare per ore della magnificenza dell’esperienza che abbiamo vissuto insieme al cast di Jesus Christ Superstar al Arena di Verona, ed altrettante ore per raccontare dello spettacolo in se, (per la prima volta ho visto in Itala un spettacolo che farebbe invidia a Broadway)  però vorrei parlarvi delle cose che ad una settimana di distanza sono rimasti ancora impresse nella mia mente… le sensazione e ricordi che probabilmente porterò con me per sempre. Ecco in ordine sparse i miei momenti …..

Essere sul autobus di linea con quattordici bambine che ripassano ‘Osanna’ a bassa voce, (ma moltiplicata per quattordici fa comunque volume) sembravamo una gita pastorale verso Medjugorje, e vedere glia altri passeggeri sorridere.

Le facce delle ragazze quando hanno visto il palco ed i ballerini in prova e si sono resi conto che prima o poi sarebbe toccato a loro ….. da gassate a sgomentate in meno di trenta secondi!

Le prove in sala fatte con la stessa grinta ed espressione che di solito tirano fuori solo durante gli spettacoli (non avranno più scampo d’ora in poi!)

Vedere le ragazze ignorare la mia esistenza quando c’era il coreografo e rapportarsi direttamente con lei, tutto quello che le abbiamo sempre insegnato sul importanza di rispettare i ruoli dei registi e coreografi è andato a buon segno. Tra il primo ed il secondo spettacolo hanno ascoltato senza fiatare le correzioni dopodiché hanno spiegato i loro problemi ed insieme al coreografo hanno trovato una soluzione capace di migliorare il loro rendimento. Un vero lavoro da grandi, consapevoli!

Vedere i grandi protagonisti della serata rapportarsi con i ragazzi in modo gentile e perdere tempo a fare ad ognuno una dedica personale.

Sentire Ted Neeley, dopo la prima dirmi che quando sono arrivati in palco i bambini li sia riempito il cuore perché ‘era giusta così, loro dovevano esserci’.

Avere i membri del cast venire a chiamare i ragazzi per potere fare tutti insieme lo’ in bocca al lupo’ e poi vedere cast, tecnici e regista uniti in cerchio nel retropalco mentre sulle gradinate 12,000 persone aspettavano lo spettacolo.

Essere orgogliosa dell’assoluta disciplina dei ‘miei’, il silenzio e l’ordine con la quale andavano a prendere gli oggetti di scena, come hanno trovato al buio l’esatta posizione sulle gradinate alta dell’Arena senza nessunissimo segno, come le più grandi hanno aiutato i più piccoli a scendere velocemente dopo l’esibizione e come bastava un mio gesto per avere tutti divisi nei gruppetti giusti senza bisogno di dire una parola….. queste cose non si imparano in una giornata, si assimilano negli anni!

Capire che per quanto balli in Arena, non capisci niente del mondo dello spettacolo se fai lo ‘scherzo’ di mandare i bambini in scena nel momento sbagliato …. Tu piccolo/a allieva di una scuola qualsiasi non riesci a vedere o a percepire la grandezza di ciò che ti circonda …… credi che tu risulti più brava se qualcun’altra sbaglia …. Guardati intorno, impara dei grandi artisti, loro sono arrivate dove sono perché hanno lavorato e lavorano per il bene dello spettacolo, tu intriso di te stesso rimarrai da solo, a Verona!

L’attenzione che Massimo ha dedicato a loro in mezzo a tutto quello che doveva fare, sempre sorridente e sempre gentile.

Portare le ragazze verso l’uscita per raggiunger le mamme ed avere il pubblico che attendeva gli artisti per gli autografi applaudirle…. Impagabile!

Essere riuscita in quattro giorno a passare da ‘lei signora stia li’ a ‘Pia, dove sei ho bisogno di te’ …. Niente male!


Vedere tutti andare a casa dopo quattordici ore filate di lavoro con il sorriso stampati in faccia.

Un sentito ringraziamento al regista Massimo Romeo Piparo che ha dato a me ed alle mie allieva la possibilità di vivere questa meravigliosa avventura! 

domenica 5 ottobre 2014

Se Italia's Got Talent - la CMT's got capacità di resistenza!

Certo che, se l'anno continuo così arriverò a giugno con il fiatone! Ogni settimana succede qualcosa che mi costringe a correre, fare, sbrigare ... bellissimo... sono vivo con la V maiuscola. Sembra che ad un tratto il lungo inverno di Narnia si tramuta in una primavera galoppante e colto assolutamente impreparato non faccio che inseguirla .... spero, che se trovo un pò di tregua  riuscirò a riprendere in mano i redini e tornare alla guida, ma intanto una corsa senza freni verso chi sa quale nuova avventura mi fa sentire anche molto felice!

Una corsa contro il tempo e il tempo che non passava mai!

Mercoledì nel tarde pomeriggio arriva la convocazione per presentarci al Italia's Got Talent, benissimo, peccato che la convocazione è per sabato a Rimini! Cento secondi il tempo a disposizione, nessun oggetto di scena da montare, già mi devo auto eliminare un paio di spettacoli.... ok, non prendiamoci dal panico.... sento delle vocine intorno a me che mormorano, che peccato con più tempo si potrebbe fare.... ma che, 'si potrebbe fare'...si fa....!!!!

Giovedì: Nel mentre io faccio lezione alle bambine nuove e cerco di fare iscrizione, un gruppo di mamme sta cercando di compilare il dossier di documenti che servono (credo che da sola la programma della Sky è colpevole della distruzione di una buona parte della foresta amazzonica) un altra sta tirando fuori e aggiustando i costumi, altri ancora stanno cercando un pullman disponibile con 48 ore di preavviso.

Venerdì: Gianni sta lavorando sul canto, io sulla coreografia, fotografie di gruppo che serve e ci siamo... in due giorni abbiamo fatto un gran bel lavoro di squadra.

Sabato mattina ore 5.30 partenza in pullman.

ore 8.45 arrivo a Palacongressi ... foto di rito



ore 9.00 un po di coda!!! Solo un paio di km dai!

ore 11.00 sempre in coda ma ora fa pure caldo!

ore 13.00 ormai siamo al 4° ora sotto il sole...fame, sete, sonno!

ore 13.30 qualcosa si muova! Prima intervista e poi dentro!

come non detto code sul code!!
ore 16.00 aspettando

ore 17.00 la famiglia Von Trapp è crollata!
ore 18.30 finalmente tocca a noi!
ore 20.00 Finalmente finita stanchi ma contenti

Domenica 0.00 casa dolce casa

Non so quale sono i criteri per scegliere chi passa la selezione... forse è avvantaggiata chi è ancora viva alla fine della giornata... certo 14 ore di attesa per fare 100 secondi di brano è un martirio! Comunque nonostante tutto credo che l'esperienza era bella...telecamere ovunque, fotografi, interviste, esibizioni ovunque, per noi che veniamo dal teatro il modo televisivo è tutta una scoperta... poi ammettiamolo, quanti compagni di classe possono raccontare una giornata così! 

alla prossima settimana ... chi lo sa? Anything can happen if you let it !