domenica 8 febbraio 2015

Keep Calm and Dance In The Rain



Titolo: Keep calm and dance in the rain
            Una tragedia in atto unico

Regia: Pia Sheridan
Cast: CMT
L’azione si svolge nel Veneto, ai giorni nostri.

Scena 1
Un mese fa
Pia:        Ehi ragazzi, sai lo spettacolo che stavamo guardando per proporre al chiostro quest’estate, beh, lo fanno a Padova in febbraio. Una produzione professionale tra l’altro, ci sarebbe molto utile vederlo fatto bene per capire se in effetti siamo all’altezza di fare una versione amatoriale.
CMT:     Ah si! Dai andiamo! Non lo so..(ad libitum)
Pia:        Guardate io vorrei che ce ne andassimo perciò… portatemi i soldi che prenoto i biglietti.
CMT:     Va bene, ok, ma i prezzi? Cosi tanto in platea, mmhh no, per me galleria etc  (ad libitum)

Scena 2
Ieri sera
La platea di un teatro qualsiasi, durante l’intervallo.
Pia:        Ma saranno amatoriali, dai.
CMT:     No sono professionisti
Pia:        Ma vengono pagati per recitare così? Non credo, vado a chiedere in biglietteria.
CMT:     (dalla galleria) Possiamo andare a mangiare la pizza o dobbiamo stare per il secondo atto?
                (In biglietteria)
Pia:        Mi scusa, posso chiedere…la compagnia è amatoriale o professionale?
Adetto:  Professionale …… (guardando con espressione incerta) No?
Pia:        Non si preoccupa, era solo una curiosità.
Adetto: Guarda che si definiscono uno dei più bravi compagnia di musical sulla scena italiano.
Pia:        Forse non hanno mai visto gli Stage Entertainment, La Rancia o Peep Arrow …..
                Dalla galleria
 CMT:   Oh no! Ricomincia….

Scena 3
Fuori dal teatro alla fine dello spettacolo
Pia: ..............................
CMT: ………………………..
Gianni: Sono dieci anni che ho smesso di fumare ma sta sera credo che ricomincio………
FINE


Premesso, se io spendo trenta euro per andare a vedere un spettacolo non pretendo un spettacolo da Broadway, anche se ci sarebbe da ribadire che in galleria a Broadway o Londra ci si può anche andare per trenta euro. Pero, e questo va scritto con il maiuscolo, PERO, non pretendo un spettacolo da due soldi.
Non posso nemmeno usare confronti come professionale/amatoriale e parrocchiale perché onestamente ho assistito a spettacoli amatoriale che erano cento volte meglio di quello visto ieri sera e ho applaudito attori in parrocchia che avevano un energia tripla del cast professionale.
Recensione:
Il comunicato stampa ci dice che….

 Il nuovo e sorprendente allestimento, per la regia “scattante” di TOLGO I NOMI , avrà dunque tutto ciò che si può desiderare da un moderno spettacolo musicale dai ritmi vorticosi ed in cui si alternano momenti di profondo sentimento a forte originalità inventiva. 

Certo che era molto sorprendente ….. ero sorpreso a sentire tutte le canzoni presentato in stile ‘operetta’, una tecnica e resa vocale ben lontana dal musical theatre. Ero sorpresa che avrebbe scelto di presentare un spettacolo dove quasi tutti i numeri danzanti sono di tap, senza nessuno che sapesse ballare il tap. (due shuffle, un cramp roll e quattro pullbacks non sono un repertorio!) Ero ancora più sorpresa che in questi balletti di pseudo tap la maggior parte del corpo di ballo indossavano scarpe senza claquettes. Ma le sorprese non finiscono qui …… sorprendente come il regista ha gonfiato il proprio ruolo (perché era anche attore nel cast) inserendo perfino sketch e scenette degno dei spettacoli di varietà di una volta …. Ma perché? Sorprendentemente tristi i protagonisti che del nobile arte delle recitazione, dei tempi teatrali e del ballo sapevano poco pero compensavano con smorfie, contorsioni facciale, e sorrisi fissati con il mastice credo…. Ma passiamo oltre…

Ritmi vorticolosi …. E qui ci siamo, dal inizio alla fine era un lento vortice che ti risucchiava sempre più in basso … verso la fine speravo che tagliasse qualche canzone per evitarli ancora imbarazzo.

Momenti di profondi sentimenti …. Qui la storia d’amore tra i due protagonisti è stata quasi del tutto ignorata … si odiavano nella prima scena e nella terza si amavano, nessuno approfondimento dei personaggi, nessun lavoro di caratterizzazione semplice battute dette in modo esagerato che in me suscitavano il profondo sentimento di volermene andare!

Forte originalità inventiva ….. purtroppo i pochi momenti simpatici sono state poi ripetuti alla nausea fino a che ti stavano antipatici. Un tic nervoso, che ci stava in una scena e stata portato avanti fino a diventare una specie di crisi epilettica! Le corografie erano molto originali, anzi cosi originale che ad un certo punto sembravano perfino di appartenere ad un altro spettacolo, a me è venuta in mente Mary Poppins!

Però ecco il gran finale. Era assolutamente SORPRENDENTE, ORIGINALE E SCATTANTE scegliere di fare un spettacolo dove il momento di massimo impatto è quando comincia a piovere senza farla piovere. Una proiezione di una pozzanghere era il top! C’è la fanno le scuole, le parrocchie e gli amatoriali, un po’di dignità anche tu! Noi siamo scattate fuori del teatro a gambe levate.

Complimenti alla regia, anche perché oggi ho approfondito e questa ‘compagnia’ fa 130 repliche all'anno, il regista probabilmente riuscirebbe a vendere anche sua nonna. Il cast proviene quasi del tutto da un ‘accademia di musical’ del Emilia-Romagna, questo almeno spiega la ‘scolasticità’ della messa in scena.  Sappiamo di non mandare nessuno li a studiare!

Non faccio nomi perché sono una signora e comunque qualsiasi pubblicità buona o cattiva che sia è sempre pubblicità e questi signori non ne meritano proprio.


Passo e chiudo!

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