Lo so, sono stato latitante per un mese. Potrei usare il
tanto scontato “Non ho avuto tempo”, ma preferisco usare immagini.

La mia sala prova è una discarica! Vabbè che la scenografia
dovrebbe rappresentarla ma qui la realtà sta superando l’immaginazione. Credo
sarebbe stato più semplice chiedere alla netturbina cittadina di passare in
teatro dopo il giro giornaliero e scaricarmi direttamente il camion sul
palcoscenico. Io adoro la mia scenografa ma ho un piccolissimo dubbio che lei
passa il tempo tra un spettacolo è l’altra progettando come incasinarmi la
vita! Se nel 2013 eravamo sommersi di scatolone di cartone, nel 2014 di
cartapesta, ovvero giornali, colla e colori (di cui sono ancora segni evidenti
del delitto sul tappetto di danza) e nel 2015 di cassette di frutta e
brillantini (che dire il vero dava anche quel tocco esotico alle prove) con il
2016 si è superata con le lattine e bottiglie! Se ci fosse ancora il gioco del
‘rendere il vuoto per guadagnare la mancia’ beh, io sarei ancora latitante ma
alle Maldive! Lattine di ogni tipo e dimensione di bibite o di conserva puliti
o meno puliti … non vado oltre… Quando arriva Anna, ridendo, chiedendomi da
dietro una tonnellata di immondizia: “Sono arrivate cadeaux per me ?” ….rido
anche io per non piangere. Comunque sto scherzando, tutti siamo capace di fare
grandi progetti con grandi investimenti di denaro ma pochi hanno la sua
capacità di fare grandi opere d’arte impiegando una rara creatività e oggetti
quotidiani. Che poi si rispecchia in tutti i campi artistici credo. Un
coreografo bravo fa balletti superlativi se davanti a sé ha Roberto Bolle ma ci
vuole un coreografo davvero creativo a fare sembrare bravi quattro gatti
qualsiasi!
Anche l’ufficio non è messo molto meglio. Ovviamente la Vivi
ha paura che le sue creazioni, (e qui ci sta benissimo ‘la brava costumista che
tira fuori da 2 scatolone di lana cotta “delle parrucche da fare invidia a un
merino puro sangue!”) in mezzo alla discarica potrebbero non sopravvivere, ed
allora cerca un luogo più tranquillo per farle riposare, il mio ufficio! Anzi,
la mia scrivania, il davanzale, il termoconvettore, il tappetto, il
pavimento…non vado oltre…. Scherzo!
A questo punto l’unico spazio che trovo per fare tutto il
resto diventa la mia camera, che assomiglia ormai a la sala prova e l’ufficio
insieme. Fiduciosa che da qualche parte ci sia un letto la sera mi tuffo con
‘il salto della fede’ nella direzione generale, fino ad ora l’ho sempre
c’entrato ma mancano ancora dieci giorni al saggio!
Parliamo del saggio. Prometto che settimana prossimo qualche
video o foto ci sarà ma oggi vorrei parlare dei bambini più piccoli. Non i
piccolissimi ma quelli che hanno tra i sei e sette anni. L’anno scorso hanno
fatto il loro ballettino e poi sono stati con il babysitter nel retropalco,
quest’anno il tipologia di spettacolo crea più spazio per tutti ed allora,
lancio la sfida (a me stesso) Su un ora e mezzo di spettacolo sono in scena per
almeno metà del tempo, hanno circa otto entrate diverse, mai dalla stessa
quinta e solo una volta tutti insieme, le entrate sono sempre da un certo punto
della canzone e devono ascoltare da soli perché retropalco non hanno nessuno
che suggerisce. Durante l’intervallo devono prepararsi da soli gli oggetti di
scena che servono nel secondo tempo e tutto mentre ballano e cantano. Possibile?
Possibilissimo! Alla prima prova filato quando hanno incontrati per la prima
volte tutto il cast hanno sbagliato una sola uscita ed erano in ritardo su una
entrata (ma hanno rimediato da soli sulla musica), hanno prese direzione della
regia durante le scene senza mai fermarsi. Erano tesi e terrorizzati? Macché!
Si sono divertiti? Direi di si! Sono bambini eccezionali? No, sono normalissimi.
I bambini stimolati hanno delle capacità infiniti.
Quando vedo i saggi dove i
bambini fanno tutto il balletto guardando la maestra in quinta che conta ad
alta voce ‘cinq, sei, sette, otto’ sono contento di essere me! A dodici anni i
miei sono autonomi sul palco, sono autonomi fuori (fanno da soli il gobbo se
serve) e alle fine delle prove si mettono a posto tutti gli oggetti e
scenografie senza che nessuno li chiede …. E sono anche talentuosi…chi potrebbe
chiedere di più? Probabilmente i genitori che vorrebbero la stessa dedizione al
ordine a casa.. ma cari genitori...se prendono da me …. Chiamatela ‘creatività’!!!!!!!!!!!
Buona settimana!