domenica 29 maggio 2016

consigli del ultimo minuto e...in bocca al lupo

Perfetto, ci siamo, un anno di lavoro si conclude per gli allievi della scuola.

Prima di congedarci vorrei dare l'istruzioni del ultimo minuto!

E' vero, con il saggio si conclude l'anno ma non sono d'accordo con: "avete una sola possibilità di mettervi in mostra, dai dobbiamo spaccare". Intanto qualsiasi insegnante degna di chiamarsi tale sa benissimo come tu, allievo, hai lavorato nel corso del anno. Sa chi è migliorato, chi ha lavorato poco, chi ha passato il classico 'anno di crisi'. Poi il pubblico, che è per il novantanove percento parenti è amici, non giudica - anzi sostiene. Non saranno i due minuti in palco a decidere il tuo progresso (beh, nel nostro caso i novanti minuti sempre in scena).
Non createvi ansia inutili per delle piccole cose. Se ti rompe la voce sul acuto,(o la clavicola giocando) se le ruote non sono pulite o i fouettè non ti vengono, se dimentichi le parole mentre canti NON SUCCEDE NIENTE. Nessuno vorrebbe sbagliare, ma può capitare, fa parte del mestiere, mettete gli errori nelle vostre valige 'bagaglio di esperienze' e andate avanti sorridendo. Tutti hanno lavorato sodo, adesso godetevi gli applausi e il divertimento di stare sul palcoscenico .... se non ci si diverte il viaggio non è valse la pena!



PS. L'unica che si gioca tutto in due minuti dopo essere stata dietro le quinte per un ora e venti e l'Irina, ma non vorrei stressarla, perciò non dirla niente :-)))))))))))))))))) ahahahaha

come promessa foto e video!


in bocca al lupo a tutti

Pia

domenica 22 maggio 2016

latta, lattine e latitanti

Lo so, sono stato latitante per un mese. Potrei usare il tanto scontato “Non ho avuto tempo”, ma preferisco usare immagini.

La mia sala prova è una discarica! Vabbè che la scenografia dovrebbe rappresentarla ma qui la realtà sta superando l’immaginazione. Credo sarebbe stato più semplice chiedere alla netturbina cittadina di passare in teatro dopo il giro giornaliero e scaricarmi direttamente il camion sul palcoscenico. Io adoro la mia scenografa ma ho un piccolissimo dubbio che lei passa il tempo tra un spettacolo è l’altra progettando come incasinarmi la vita! Se nel 2013 eravamo sommersi di scatolone di cartone, nel 2014 di cartapesta, ovvero giornali, colla e colori (di cui sono ancora segni evidenti del delitto sul tappetto di danza) e nel 2015 di cassette di frutta e brillantini (che dire il vero dava anche quel tocco esotico alle prove) con il 2016 si è superata con le lattine e bottiglie! Se ci fosse ancora il gioco del ‘rendere il vuoto per guadagnare la mancia’ beh, io sarei ancora latitante ma alle Maldive! Lattine di ogni tipo e dimensione di bibite o di conserva puliti o meno puliti … non vado oltre… Quando arriva Anna, ridendo, chiedendomi da dietro una tonnellata di immondizia: “Sono arrivate cadeaux per me ?” ….rido anche io per non piangere. Comunque sto scherzando, tutti siamo capace di fare grandi progetti con grandi investimenti di denaro ma pochi hanno la sua capacità di fare grandi opere d’arte impiegando una rara creatività e oggetti quotidiani. Che poi si rispecchia in tutti i campi artistici credo. Un coreografo bravo fa balletti superlativi se davanti a sé ha Roberto Bolle ma ci vuole un coreografo davvero creativo a fare sembrare bravi quattro gatti qualsiasi!

Anche l’ufficio non è messo molto meglio. Ovviamente la Vivi ha paura che le sue creazioni, (e qui ci sta benissimo ‘la brava costumista che tira fuori da 2 scatolone di lana cotta “delle parrucche da fare invidia a un merino puro sangue!”) in mezzo alla discarica potrebbero non sopravvivere, ed allora cerca un luogo più tranquillo per farle riposare, il mio ufficio! Anzi, la mia scrivania, il davanzale, il termoconvettore, il tappetto, il pavimento…non vado oltre…. Scherzo!


A questo punto l’unico spazio che trovo per fare tutto il resto diventa la mia camera, che assomiglia ormai a la sala prova e l’ufficio insieme. Fiduciosa che da qualche parte ci sia un letto la sera mi tuffo con ‘il salto della fede’ nella direzione generale, fino ad ora l’ho sempre c’entrato ma mancano ancora dieci giorni al saggio!

Parliamo del saggio. Prometto che settimana prossimo qualche video o foto ci sarà ma oggi vorrei parlare dei bambini più piccoli. Non i piccolissimi ma quelli che hanno tra i sei e sette anni. L’anno scorso hanno fatto il loro ballettino e poi sono stati con il babysitter nel retropalco, quest’anno il tipologia di spettacolo crea più spazio per tutti ed allora, lancio la sfida (a me stesso) Su un ora e mezzo di spettacolo sono in scena per almeno metà del tempo, hanno circa otto entrate diverse, mai dalla stessa quinta e solo una volta tutti insieme, le entrate sono sempre da un certo punto della canzone e devono ascoltare da soli perché retropalco non hanno nessuno che suggerisce. Durante l’intervallo devono prepararsi da soli gli oggetti di scena che servono nel secondo tempo e tutto mentre ballano e cantano. Possibile? Possibilissimo! Alla prima prova filato quando hanno incontrati per la prima volte tutto il cast hanno sbagliato una sola uscita ed erano in ritardo su una entrata (ma hanno rimediato da soli sulla musica), hanno prese direzione della regia durante le scene senza mai fermarsi. Erano tesi e terrorizzati? Macché! Si sono divertiti? Direi di si! Sono bambini eccezionali? No, sono normalissimi. I bambini stimolati hanno delle capacità infiniti. 
Quando vedo i saggi dove i bambini fanno tutto il balletto guardando la maestra in quinta che conta ad alta voce ‘cinq, sei, sette, otto’ sono contento di essere me! A dodici anni i miei sono autonomi sul palco, sono autonomi fuori (fanno da soli il gobbo se serve) e alle fine delle prove si mettono a posto tutti gli oggetti e scenografie senza che nessuno li chiede …. E sono anche talentuosi…chi potrebbe chiedere di più? Probabilmente i genitori che vorrebbero la stessa dedizione al ordine a casa.. ma cari genitori...se prendono da me …. Chiamatela ‘creatività’!!!!!!!!!!!


Buona settimana!