Eccoci qui, finalmente con un minimo di tempo, da dedicare
al blog.
Tutti aspettano di sapere del saggio, e allora di saggio
parliamo.
Come ormai tutti sanno, la serata era anche per festeggiare
i vent’anni della scuola. C’erano tutte le premesse che non sarebbe stata una
serata qualsiasi!
Il saggio è andato bene. I ragazzi erano in forma e hanno
dato il massimo. Essendo ‘saggio’ non creiamo grandi aspettative. È sempre
molto interessante vedere chi, sul palco, esce prepotentemente rispetto al
lavoro in sala, e chi invece si lascia un pochino intimorire. Bello anche
vedere che dà anno in anno gli intimoriti diventano prepotenti! (nel senso
buono della parola) Orgoglio di maestra quando vedi allievi agire, in
situazioni ‘difficili’( ad esempio un coro sbagliato senza possibilità di rimedio,
o microfono spento nel momento meno opportuno) esattamente come avrei fatto io!
Vuole dire che tutte le parole spese, che spesso sembrano inascoltate, hanno
comunque germogliate nell’ ante-camera del cervello, pronte a fiorire nel
momento del bisogno.
Per festeggiare abbiamo voluto con noi i veri fondatori
della CMT, ovvero i genitori e sostenitori che tanto hanno fatto nei primi anni
della scuola. Una volta non avevamo una squadra di carico/scarico, una
costumista ed una scenografa, non c’erano teatri che ci invitavano a fare
spettacoli c’eravamo solo noi, ovvero, c’ero io con un sogno e un gruppo di
genitori che credevano nel mio sogno, forse neanche capendo fino in fondo di
cosa si trattava! Al epoca il musical in Italia era pressoché un genere
sconosciuto. Vederli arrivare sul palco sorridenti e orgogliosi di esserci era
un regalone, ci sono legami che trascendano il tempo, i loro figli sono ormai
adulti, ma le notti a pulire i bagni del teatro tenda, allestire quinte
pericolanti in posti improponibili, a scaricare camion alle tre di notte dopo
avere lavorato per quindici ore o fare una colletta per comprare i nostri primi
radiomicrofoni (cosi preziosi che li portavo a casa il rack dopo gli spettacoli
e lo tenevo nel armadio a posto dei vestiti) ci hanno donato l’attuale
compagni. Senza di loro noi adesso non ci saremo. Grazie!
E se io avevo pensato ai genitori, la mia compagnia ha ben
pensato di riunire anche i ‘figli’ dell’epoca. A sorpresa con un emozionante ‘One
day more’ da Les Misèrables, sono arrivati in palco i miei primi performers.
Emozionante, certo, ma non da piangere. Vedere i loro visi sorridenti, contenti
di essere di nuovo sul palco mi ha riempito con il senso di un lavoro ben
fatto. L’amore per quello che io gli ho insegnato e rimasto vivo…. e alla fine,
‘all you need is love’. Il passato, il presente ed il futuro erano tutti
insieme sul palco, i vent’anni non sono che un momento passeggero della nostra
storia!
Con senno del poi credo che faticando meno qualcosa abbiamo
perso. Il saggio, che adesso viene allestito come spettacolo vero e proprio
sembra suscitare poco emozioni nei genitori. Sembra quasi che un ottimo
livello, scenografie, costumi, microfoni, effetti luci, sono le norme. Arrivano
in teatro, si siedono e guardano.
Il giorno dopo mi è arrivato un messaggio di
complimenti ed un ringraziamento, sul social sono stata criticata e per il
resto i genitori riportano i costumi a scuola dicendomi: “Ecco i costumi, dove
li lascio? Ci vediamo a settembre, ti fai viva tu quando apri l’iscrizioni?”
Mmmmmhh….
A Valeggio, ieri sera abbiamo fatto il primo saggio di
musical, i genitori facevano la fila per complimentarsi, non c’era scenografie,
non c’erano centinaia di costumi ma era bello lo stesso, era una novità, non se
lo aspettavano tanto ……. Sarà vera la famosa massima “più dai e più pretendono”?
Con la scuola ci vediamo a settembre, mi farò vivo io.
Adesso avanti a galoppo con la compagnia, l'estate ci aspetta!
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