Finalmente la ruota ha cominciato a girare, il tempo piovoso
e deprimente ha lasciato spazio all’estate direttamente, la primavera non si è
fatta vedere, ma in fondo queste stagioni di mezzo a che cosa servono? Se hai
qualcosa da dire dirla forte! Caldo o freddo, estate o inverno, inutile
bisbigliare tiepidino venticello o cose da genere…. Nella vita bisogna essere
decisi!
Anche a livello artistico la settimana è stata più ‘mossa’
del solito. Tante proposte, per la stagione estiva, speriamo vadano in porto,
progetti da lavorare insieme alla compagnia è nuovi impegni anche per i bambini
della scuola ….Una piccola rivincita personale mi ha cambiato la settimana, R+J
Story, è stato fonte d’ispirazione per qualcuno! Dopo averlo visto e piaciuta
quest’estate ha pensato bene di richiamarci per un lavoro attinente, Sì!!
Con tutta il ‘da fare’ mi succede di concentrarmi un po’
meno sul quotidiano, ad esempio: vado a lavare la macchina, tolgo dal baule
giacca, e borsa dalle spese, per pulire bene dentro e poi, mi accorgo il giorno
dopo di aver lasciato tutto nel autolavaggio! Perdo le chiavi della macchina in
un centro commerciale e il portafoglio al mercato. Per fortuna a parte la
giacca e la spese, ho ritrovato tutto…
si chiama ‘eccentricità artistica’, perché suona meglio di ‘vecchiaia!!!
Arriva la famosa rassegna di domenica, non voglio essere
ripetitivo ma, 28 scuole con circa 300 allievi stipati in un spazio sotterranea
di 70mq, sembrava più un centro di prima accoglienza per un nave di immigrati
sbarcati a Lampedusa, che un spettacolo di danza.
Non era permesso ai partecipanti di accedere in platea o
retropalco, noi che eravamo in fondo al secondo tempo abbiamo passato due ore e
mezzo nei giardini di fronte al teatro. C’era una bella giornate, le bambine si
sono divertite, è arrivata perfino la Trinciabue a tenerci compagnia e tutto
sommato il gruppo ha avuto modo di consolidarsi al di fuori della sala prove.
Però, e anche se non l’ho scritto, il ‘però’ è un pensiero maiuscolo…. La partecipazione alla rassegna non ha arricchito
in nessun modo la formazione artistica dei partecipanti. Non hanno potuto
confrontarsi con altre scuole, non hanno visto ballare nessun’altra, non hanno vissuto
o imparate niente di nuovo a livello di teatro, mah…….
I miei ragazzi avevano una bella energia in palco e sono
stati molto espressive. Non sono partiti molto bene ma non si sono fatte
scoraggiare e il pezzo è andato avanti crescendo, non lavorano ancora bene come
gruppo ma sono fiduciosa. La grande proiezione di Tata Matilde sul fondale
resterà per sempre un mistero e sapranno solo l’organizzatori il perché. Probabilmente quando i ragazzi ripensano alla
giornata di oggi, le cose che li rimarranno più impresse saranno: la simpatia
di Riccardo, venuta apposto per vederli e dare una mano retropalco e la maestra
che ha piantato una pessima figura rubando (inconsapevolmente) il pallone per un’ora
a tre piccoli bambini indifesi!!!! Vabbè, la prossima uscita la cercheremo più ‘formativa’…
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