Mai successo, mancano dodici giorni al saggio ed io sono in
anticipo! Ho fatto perfino gli inchini …. C’è qualcosa che non va!!!! Adesso
per dodici giorni avrò l’ansia di ‘chissà che cos’ho dimenticata’.
Ovviamente parlo per me in prima persona... Marco ha l’ansia
di ‘cambiare le battute per rimpiazzare le persone che, come sempre, si
ritirano al ultimo momento … mi meraviglio sempre che, nonostante il fatto che
a dicembre la data del saggio viene esposta in bacheca con l’arrivo del 20
maggio improvvisamente la gente si scopre che deve partire in vacanze propria quella
sera. Viene poi da se che se l’anno prossimo il bambino opta per un'altra attività
doposcuola probabilmente è perché ha lavorato per tutto un anno senza la
gratifica di salire sul palco e non porta via l’emozione e la soddisfazione
personale che il saggio regala … amen, trovo che il nuoto o il navigatore
solitario a quel punto sono ottimi alternative! Un spettacolo di danza, teatro
o canto è un lavoro di squadra….
Gianni semmai è più ansioso di Marco, credo di non avere mai
conosciuto il ‘Gianni ansioso’, e onestamente non ne vedo le ragioni …. Un paio
di duetti non proprio perfetti non sono la fine del mondo … no aspetta, ho
appena riletta l’ultima frase …adesso capisco perché Gianni è ansioso, ha
ragione!!!!!!
Vabbè, prima prova con, o forse dovrei dire ‘senza’ costumi
andata. I cambi veloci non erano veloce ma di più e aggiungendo l’aggravante di
uscire da destra togliersi tutto, rimettersi tutto e rientrare da sinistra non agevolava
la faccenda. Trovando il lato positivo delle persone desnude in quinte si
potrebbe dire che, almeno chi era in scena ha avuto la possibilità di
perfezionare il difficile mestiere dell’improvvisazione teatrale . Sto zitto
che è meglio …
Tutto sommato siamo arrivati in
fondo alla prova senza troppi danni, se non teniamo conto della manica della
lampada, oops, forse la Vivi non lo sapeva, già aggiustata giuro! Almeno i sorrisi
ha retti, complice Marco che si trova assolutamente a suo agio a girare con il
turbante e si immedesima anche con il parlato etnico. Forse non tutti sanno
che, portando in scena Principe Ali , seduto sul portantino, Marco aveva il
dito incastrato tra la seduta e la base, quando ‘sua altezza’ si è adagiate con
il dolce peso ha fatto a polpette l’indice del Sultano.. ecco che si spiega
perché io e Marco eravamo piegato in due
ridendo alla fine del numero. Rileggendo anche questa frase non suona bene,
adesso sembro una sadica che ride delle disgrazie altrui … beh, in effetti fila!!
Domanda: Cos’hanno in comune un
scarpe nere decolleté con tacco e il numero quarantacinque?
Risposta: Semplicemente Ricky.
Chissà che cos’avranno pensato la
ditta di Singapore quando hanno visto il mio ordine per tre paio di scarpe
elegante, femminile, molto demodè con i numero 42, 43 e 45. Il fatto che ogni
paio di scarpe è arrivato con un piccolissimo sacchettino di seta pieno di
pot-pourri mi fa pensare che si sono intagliati che erano destinati ad uso
maschili. Comunque era un bel gesto!
Vi lascio un video brevissimo,
non sveliamo troppo lo spettacolo in anteprima per i genitori che vogliano
goderselo la sera del saggio, un minuto e mezzo di persone felice per iniziare
bene la settimana.
A presto!

Nessun commento:
Posta un commento