domenica 31 maggio 2015

Che ansia... sono in anticipo su i tempi!



Mai successo, mancano dodici giorni al saggio ed io sono in anticipo! Ho fatto perfino gli inchini …. C’è qualcosa che non va!!!! Adesso per dodici giorni avrò l’ansia di ‘chissà che cos’ho dimenticata’.

Ovviamente parlo per me in prima persona... Marco ha l’ansia di ‘cambiare le battute per rimpiazzare le persone che, come sempre, si ritirano al ultimo momento … mi meraviglio sempre che, nonostante il fatto che a dicembre la data del saggio viene esposta in bacheca con l’arrivo del 20 maggio improvvisamente la gente si scopre che deve partire in vacanze propria quella sera. Viene poi da se che se l’anno prossimo il bambino opta per un'altra attività doposcuola probabilmente è perché ha lavorato per tutto un anno senza la gratifica di salire sul palco e non porta via l’emozione e la soddisfazione personale che il saggio regala … amen, trovo che il nuoto o il navigatore solitario a quel punto sono ottimi alternative! Un spettacolo di danza, teatro o canto è un lavoro di squadra….

Gianni semmai è più ansioso di Marco, credo di non avere mai conosciuto il ‘Gianni ansioso’, e onestamente non ne vedo le ragioni …. Un paio di duetti non proprio perfetti non sono la fine del mondo … no aspetta, ho appena riletta l’ultima frase …adesso capisco perché Gianni è ansioso, ha ragione!!!!!!

Vabbè, prima prova con, o forse dovrei dire ‘senza’ costumi andata. I cambi veloci non erano veloce ma di più e aggiungendo l’aggravante di uscire da destra togliersi tutto, rimettersi tutto e rientrare da sinistra non agevolava la faccenda. Trovando il lato positivo delle persone desnude in quinte si potrebbe dire che, almeno chi era in scena ha avuto la possibilità di perfezionare il difficile mestiere dell’improvvisazione teatrale . Sto zitto che è meglio …

Tutto sommato siamo arrivati in fondo alla prova senza troppi danni, se non teniamo conto della manica della lampada, oops, forse la Vivi non lo sapeva, già aggiustata giuro! Almeno i sorrisi ha retti, complice Marco che si trova assolutamente a suo agio a girare con il turbante e si immedesima anche con il parlato etnico. Forse non tutti sanno che, portando in scena Principe Ali , seduto sul portantino, Marco aveva il dito incastrato tra la seduta e la base, quando ‘sua altezza’ si è adagiate con il dolce peso ha fatto a polpette l’indice del Sultano.. ecco che si spiega perché  io e Marco eravamo piegato in due ridendo alla fine del numero. Rileggendo anche questa frase non suona bene, adesso sembro una sadica che ride delle disgrazie altrui … beh, in effetti fila!!

Domanda: Cos’hanno in comune un scarpe nere decolleté con tacco e il numero quarantacinque?

Risposta: Semplicemente  Ricky.

Chissà che cos’avranno pensato la ditta di Singapore quando hanno visto il mio ordine per tre paio di scarpe elegante, femminile, molto demodè con i numero 42, 43 e 45. Il fatto che ogni paio di scarpe è arrivato con un piccolissimo sacchettino di seta pieno di pot-pourri mi fa pensare che si sono intagliati che erano destinati ad uso maschili. Comunque era un bel gesto!

Vi lascio un video brevissimo, non sveliamo troppo lo spettacolo in anteprima per i genitori che vogliano goderselo la sera del saggio, un minuto e mezzo di persone felice per iniziare bene la settimana.


A presto!

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