domenica 16 ottobre 2016

Tre, due, uno - si parte!



Ed eccoci partiti!

Il primo weekend di full immersion per la Matilda Italian Academy targata Verona.
Ventisei piccole e meno piccole scatenate pronte a tuffarsi in questa grande avventura.

Siamo partiti piano, intanto bisogna conoscersi; i piccoli devono prendersi confidenza con i grandi e da parte loro i grandi, devono capire che i giovincelli hanno tempi diversi di apprendimento. Bisogna che ci amalgamiamo e che ci troviamo il modo di lavorare insieme  armoniosamente per le prossime otto mesi. Per tanti cmtniani abituati ai saggi/spettacoli non è una novità ma per chi arriva da noi adesso lo è!!!

Comunque per fortuna (in questo caso ma non sempre) gli Italaini non si fanno tanti problemi a chiacchierare e dopo la prima ora di recitazione ognuno ha già trovato il proprio beniamino.

Le ore di inglese sono state le più difficile, almeno per la sottoscritta. Se le grande si sono impegnate nel gioco di parole scervellandosi le piccole si sono prese quasi a pugni per una caccia al tesoro! Mai ci fu lite più furiosa per un 'plastic cup', (tra l'altra vuota) per fortuna non avevo dato come indizio 'a can of cola' se non saremo finiti senz'altro alle mani!!!

Le quattro ore di sabato sono volati, inglese, recitazione, canto e danza, Ho visto che salendo lo scivolo per andare a casa le bambine saltellavano ancora, bene, vuole dire che le preoccupazione di tanti genitori che l'impegno sarebbe stato troppo gravoso etc etc erano, almeno per ora, infondate.

Domenica mattina suona la sveglia.... ripeto... DOMENICA mattina suona la sveglia. Io non uso mai la sveglia perciò già il fatto che suona e fastidioso poi con l'aggravante della domenica.... Ho tre possibili scelte: Doccia, caffè o truccarmi .... in verità non c'è molto scelta .... arrivo a scuola con una faccia post operatoria ed in crisi di astinenza della moka da sei della quale di solito mi carburo! C'è la possa fare...entrando in sala mi supera una nanetta  facendo le ruote! Ma mi chiedo, quale pazzia spinge le bimbe? Le ruote a quest'ora di domenica mattina!!!! Vabbè mi consolo il fatto che almeno sono riuscita a vestirmi, Strano però, ero convinta che questa maglietta avesse delle tasche davanti dove sono solito a metter il telecomando del lettore ...... Infatti, è così, peccato che mi sono vestito a rovescio e ho due tasche comodamente piazzate sulle chiappe!!!!!

Comunque il weekend è passata tra tanto lavoro e altrettante risate, c'è chi ha imparata che andare alla 'seaside' è una bella cose, chi ha ancora l'idee confuse tra i soldati e l'anima (non chiedetemi spiegazioni)  e chi ha vinta una matita con i canguri!!!!

Se il buon giorno si vede della mattina .....

Buona settimana a tutti


domenica 2 ottobre 2016

C'est la vie



E cosi, con il primo di ottobre si è chiusa definitivamente la stagione estiva…. E quale modo migliore per dirsi addio se non sono una pioggia battente e con una temperatura decisamente autunnale? Già!

Come avevo accennato la settimana scorsa in luglio abbiamo avuto la grandissima esperienza di calcare il palco del Open Air Theatre del Expo di Milano. Ieri sera per la chiusura della rassegna c’era il gran gala finale con la partecipazione di tutti i gruppi e scuola che si sono esibiti durante la manifestazione. Noi purtroppo non potevamo esserci tutti, allora ragionando su chi era disponibile e il mezzo che avremo usato per arrivarci era stata decisa di portare cinque ragazze.

Optiamo per noleggiare un monovolume di sei/sette posti, io avrei guidato ed eravamo tutti insieme, tanto il costo di andare con due macchine o fare il noleggio era pressoché uguale. Niente di più semplice direte voi….. provate a farlo! Viola ha passata tutto il martedì pomeriggio on line e al telefono ma il monovolume dev’essere la macchina a noleggio più popolare della storia. Comunque finalmente riusciamo ad avere conferma e siamo pronti. Vado a ritirare l’auto, peccato che come prima cosa devo cercare di uscire da un parcheggio strettissimo (ovviamente vicino ad una colonna portante) e al buio. Dopo avere inserita la prima sei volte, invece dalla retromarcia, e ad un soffio di bottare non solo la mia ma anche quello a fianco ancora prima di cominciare sono per strada! Mi dirigo verso un spazio aperto e deserto per fare pratica prima di caricare le ragazze!

A Milano ci arriviamo con un’ora di anticipo, le macchine di nuova generazione a confronto della mia Punto viaggiano bene. Per fortuna! Persi come sempre nei meandri del Expo ci fermiamo a chiedere direzione ad un addetto alla vigilanza. Sembrava di parlare con un bradipo, i tempi di attesa tra domanda e risposta erano al incirca quarantacinque secondi…brava Viola che nonostante la nostra non collaborazione è riuscita a mantenere un’espressione composta e interessata. E bravo anche il bradipo che ponderatamente ci ha indicato la strada giusta.

Sound-check andato ci siamo fermati a guardare le prove. Interessante anche per Sara, Celine e Francesca che quest’anno faranno l’avviamento MTS vedere da vicino i ragazzi dell’accademia a lavoro. Energia da vendere, sorrisi e felicità di essere sul palco sono le cose che mi rimangono impresse da spettatore del pomeriggio e anche tanta disciplina dalla parte di tutti.

L’incubo rincorrente della Viola si è avverato durante le prove tecniche (quel sogno strano che fanno spesso gli artisti, tipo: tutto sono sul palco pronti e tu sei ancora nel camerino con il costume sbagliato) Sentiamo chiamare la CMT e sentiamo la musica iniziali e noi non ci siamo, e non abbiamo nessun modo di esserci né di rispondere alla chiamata!!!!!!! Disastro. In quel momento ho capito tante cose. Ho capito che la Francesca è molto più sveglia di me, che la Sara sappia fare delle scelte intelligente, che Rachele è fatalista, che Celine sorride comunque e che Viola, quando si dice CORRI sembra la sorella adottiva di Usain Bolt!

La serata purtroppo è stata plagiata dalla pioggia, un breve acquazzone verso l’inizio e poi una pioggia insistente che ha smorzato un po’ il clima festosa. Da parte nostra abbiamo fatto il nostro meglio ma Sugar, e un spettacolo priva di pezzi d’insieme di forte impatto e anche la canzone di Marylin è quel che è. Era sempre Marylin che nonostante avesse tante dote meravigliose non aveva certo l’estensione vocale della Streisand! Boh, credo che in una serata di gala, in cinque su un palco di genere con i ballettini anni trenta sembravamo un po’ povere, anzi ne sono certe! Capita. Peccato che essendo penultime le ragazze hanno persi il pezzo di Tap, eccezionale…e anche i bravissimi acrobati (anche loro penalizzati un po’ da pezzi fuori contesto)

Il rientro tranquillo fino al mio arrivo a casa. Qualcuno ha chiuso a chiave la porta lasciando le chiave attaccati al interno! Inutili i tentavi di risvegliare qualcuno e altrettanto inutili le prove di scasso infilando il filo di ferro nella serratura cercando di spingere fuori la chiave dall’altre parte. Arsenio Lupin non era un mio parente. Alle 2.30 faccio mente locale di chi potrei svegliare per chiedere un letto… qualsiasi scelta comporterebbe il rimettermi in macchina e fare almeno quaranta minuti di strada…. Prendo i cuscini dalle sedie esterno e vado a dormire in macchina……. Sta mattina ho ancoro impressa nella colonna vertebrale il segno del blocco della cinture di sicurezza…… c’est la vie !!!!!!!!!!!!!!!


Buona settimana!

domenica 25 settembre 2016

Hello everybody - I'm Back!

Ed eccomi di nuovo qua! Un po’ come il proverbiale ‘erba cattiva’!!!

Lo so che il blog vi mancava tanto, in questi tre mesi di silenzio nessuno mi l’ha mai sollecitato perciò sono assolutamente sicura che non vedevate l’ora che tornasse a scrivere.
Da dove partire? Logicamente, da dove mi sono fermata direte voi, però se in effetti fermo non lo sono mai stata quest’estate….

Proviamo con un veloce resoconto.

In giugno le prove per il doppio allestimento hanno consumato tutto il tempo a disposizione compresi i weekend. Tutto bene quel che finisce bene ma MAI PIU’!!!!!!! Punto.

Luglio abbiamo debutto con un matrimonio nel pomeriggio, spettacolo la sera e per chi era ancora in piedi ritorno al matrimonio post serata. Congratulazioni a Ada e Matteo per le nozze. Credo che sarà l’ultima volta che il riscaldamento vocale verrà fatto in chiesa a suono di ‘Oh Happy Day’.

Stagione al chiostro superlativo, il tempo ci ha graziato, anzi, ci ha regalato undici serate splendide ed anche il pubblico ha risposto con il pienone ogni sera.

Finito il cortile neanche una settimana di pausa prima di ritornare in scena al Open Air Theatre del Expo a Milano. Esperienza unica e direi irrepetibile (ma siccome ci torniamo sabato prossima per il gala di chiusura stagione dirò solo unica!) Un palcoscenico immenso, una platea che ospita cinquemila persone e un staff tecnico da sogno a disposizione…. Se non fosse stato così terrorizzata di non essere al altezza sarei stata in paradiso….però si sa, nella vita non puoi avere tutto!

Agosto l’ho passato a progettare il nuovo anno scolastico. Siamo felicissimi di aver di nuovo i corsi di avviamento MTS, in collaborazione con l’accademia di musical theatre MTS di Milano, e di essere un Matilda Italian Academy in collaborazione con Todomodo e Bags Entertainment. Preparare i bambini con l’obbiettivo concreto che magari potrebbero prendere parte di una produzione professionale da una carica non indifferente a tutti gli insegnanti.

A proposito di: Quattro delle nostre andranno in scena in primavera nel tour di Billy Elliot della Peep Arrow. Neanche tempo di incominciare la scuola quest’anno e già arrivano i primi riconoscimenti…se il buon giorno si vede dalla mattina…..

In settimana Irina, si è laureata in giornalismo. Congratulazioni a lei a cui auguriamo una brillante carriera. (sembra ieri che a sei anni piangeva retropalco non perché era agitata dell’idea di andare in scena ma perché aveva scordata il panino a casa!) Trovo molto positivo per le ragazzine della scuola vedere che si può essere protagonista in due spettacoli estivi nel mentre ti laurei, lo studio cammina a pari passo della danza, del teatro etc..anzi sono complementari.

Parlando di studiare, venerdì abbiamo fatto la prima lezione in inglese (per Matilda Academy è obbligatorio) Non mi ricordavo più la sensazione di insegnare nel silenzio!!!! Io facevo domande e tutti mi sorridevano annuendo (la domanda ovviamente esigeva una risposta ma fa niente) Verso la fine del ora e mezzo hanno incominciate a trovare il coraggio di parlare…peccato che l’unica parole che sapevo dire era ‘Yes’!!!! Diciamo che ‘chi ben comincia….’


Vi lascio con le foto che si possono fare solo a settembre, tempo due settimane è regnerà il solito caos, che ci vuole fare in bene o in male io non sono molto ordinata!!!






domenica 12 giugno 2016

post saggio


Eccoci qui, finalmente con un minimo di tempo, da dedicare al blog.

Tutti aspettano di sapere del saggio, e allora di saggio parliamo.



Come ormai tutti sanno, la serata era anche per festeggiare i vent’anni della scuola. C’erano tutte le premesse che non sarebbe stata una serata qualsiasi!

Il saggio è andato bene. I ragazzi erano in forma e hanno dato il massimo. Essendo ‘saggio’ non creiamo grandi aspettative. È sempre molto interessante vedere chi, sul palco, esce prepotentemente rispetto al lavoro in sala, e chi invece si lascia un pochino intimorire. Bello anche vedere che dà anno in anno gli intimoriti diventano prepotenti! (nel senso buono della parola) Orgoglio di maestra quando vedi allievi agire, in situazioni ‘difficili’( ad esempio un coro sbagliato senza possibilità di rimedio, o microfono spento nel momento meno opportuno) esattamente come avrei fatto io! Vuole dire che tutte le parole spese, che spesso sembrano inascoltate, hanno comunque germogliate nell’ ante-camera del cervello, pronte a fiorire nel momento del bisogno.

Per festeggiare abbiamo voluto con noi i veri fondatori della CMT, ovvero i genitori e sostenitori che tanto hanno fatto nei primi anni della scuola. Una volta non avevamo una squadra di carico/scarico, una costumista ed una scenografa, non c’erano teatri che ci invitavano a fare spettacoli c’eravamo solo noi, ovvero, c’ero io con un sogno e un gruppo di genitori che credevano nel mio sogno, forse neanche capendo fino in fondo di cosa si trattava! Al epoca il musical in Italia era pressoché un genere sconosciuto. Vederli arrivare sul palco sorridenti e orgogliosi di esserci era un regalone, ci sono legami che trascendano il tempo, i loro figli sono ormai adulti, ma le notti a pulire i bagni del teatro tenda, allestire quinte pericolanti in posti improponibili, a scaricare camion alle tre di notte dopo avere lavorato per quindici ore o fare una colletta per comprare i nostri primi radiomicrofoni (cosi preziosi che li portavo a casa il rack dopo gli spettacoli e lo tenevo nel armadio a posto dei vestiti) ci hanno donato l’attuale compagni. Senza di loro noi adesso non ci saremo. Grazie!

E se io avevo pensato ai genitori, la mia compagnia ha ben pensato di riunire anche i ‘figli’ dell’epoca. A sorpresa con un emozionante ‘One day more’ da Les Misèrables, sono arrivati in palco i miei primi performers. Emozionante, certo, ma non da piangere. Vedere i loro visi sorridenti, contenti di essere di nuovo sul palco mi ha riempito con il senso di un lavoro ben fatto. L’amore per quello che io gli ho insegnato e rimasto vivo…. e alla fine, ‘all you need is love’. Il passato, il presente ed il futuro erano tutti insieme sul palco, i vent’anni non sono che un momento passeggero della nostra storia!

Con senno del poi credo che faticando meno qualcosa abbiamo perso. Il saggio, che adesso viene allestito come spettacolo vero e proprio sembra suscitare poco emozioni nei genitori. Sembra quasi che un ottimo livello, scenografie, costumi, microfoni, effetti luci, sono le norme. Arrivano in teatro, si siedono e guardano. 
Il giorno dopo mi è arrivato un messaggio di complimenti ed un ringraziamento, sul social sono stata criticata e per il resto i genitori riportano i costumi a scuola dicendomi: “Ecco i costumi, dove li lascio? Ci vediamo a settembre, ti fai viva tu quando apri l’iscrizioni?” Mmmmmhh….

A Valeggio, ieri sera abbiamo fatto il primo saggio di musical, i genitori facevano la fila per complimentarsi, non c’era scenografie, non c’erano centinaia di costumi ma era bello lo stesso, era una novità, non se lo aspettavano tanto ……. Sarà vera la famosa massima “più dai e più pretendono”? 

Con la scuola ci vediamo a settembre, mi farò vivo io.
Adesso avanti a galoppo con la compagnia, l'estate ci aspetta!



domenica 5 giugno 2016

Tenete d'occhio la pagina

Tutti aspettano il blog del saggio... Lo so, ma dovrete aspettare! Vorrei scriverla bene e con calma, dopo sei ore e mezzo di stage canto... Beh, I'm finally facing my Waterloo!!
Prometto che in settimana pubblicherò il reso conto.. Dovrete solo pazientare
😅😅😅😅

domenica 29 maggio 2016

consigli del ultimo minuto e...in bocca al lupo

Perfetto, ci siamo, un anno di lavoro si conclude per gli allievi della scuola.

Prima di congedarci vorrei dare l'istruzioni del ultimo minuto!

E' vero, con il saggio si conclude l'anno ma non sono d'accordo con: "avete una sola possibilità di mettervi in mostra, dai dobbiamo spaccare". Intanto qualsiasi insegnante degna di chiamarsi tale sa benissimo come tu, allievo, hai lavorato nel corso del anno. Sa chi è migliorato, chi ha lavorato poco, chi ha passato il classico 'anno di crisi'. Poi il pubblico, che è per il novantanove percento parenti è amici, non giudica - anzi sostiene. Non saranno i due minuti in palco a decidere il tuo progresso (beh, nel nostro caso i novanti minuti sempre in scena).
Non createvi ansia inutili per delle piccole cose. Se ti rompe la voce sul acuto,(o la clavicola giocando) se le ruote non sono pulite o i fouettè non ti vengono, se dimentichi le parole mentre canti NON SUCCEDE NIENTE. Nessuno vorrebbe sbagliare, ma può capitare, fa parte del mestiere, mettete gli errori nelle vostre valige 'bagaglio di esperienze' e andate avanti sorridendo. Tutti hanno lavorato sodo, adesso godetevi gli applausi e il divertimento di stare sul palcoscenico .... se non ci si diverte il viaggio non è valse la pena!



PS. L'unica che si gioca tutto in due minuti dopo essere stata dietro le quinte per un ora e venti e l'Irina, ma non vorrei stressarla, perciò non dirla niente :-)))))))))))))))))) ahahahaha

come promessa foto e video!


in bocca al lupo a tutti

Pia

domenica 22 maggio 2016

latta, lattine e latitanti

Lo so, sono stato latitante per un mese. Potrei usare il tanto scontato “Non ho avuto tempo”, ma preferisco usare immagini.

La mia sala prova è una discarica! Vabbè che la scenografia dovrebbe rappresentarla ma qui la realtà sta superando l’immaginazione. Credo sarebbe stato più semplice chiedere alla netturbina cittadina di passare in teatro dopo il giro giornaliero e scaricarmi direttamente il camion sul palcoscenico. Io adoro la mia scenografa ma ho un piccolissimo dubbio che lei passa il tempo tra un spettacolo è l’altra progettando come incasinarmi la vita! Se nel 2013 eravamo sommersi di scatolone di cartone, nel 2014 di cartapesta, ovvero giornali, colla e colori (di cui sono ancora segni evidenti del delitto sul tappetto di danza) e nel 2015 di cassette di frutta e brillantini (che dire il vero dava anche quel tocco esotico alle prove) con il 2016 si è superata con le lattine e bottiglie! Se ci fosse ancora il gioco del ‘rendere il vuoto per guadagnare la mancia’ beh, io sarei ancora latitante ma alle Maldive! Lattine di ogni tipo e dimensione di bibite o di conserva puliti o meno puliti … non vado oltre… Quando arriva Anna, ridendo, chiedendomi da dietro una tonnellata di immondizia: “Sono arrivate cadeaux per me ?” ….rido anche io per non piangere. Comunque sto scherzando, tutti siamo capace di fare grandi progetti con grandi investimenti di denaro ma pochi hanno la sua capacità di fare grandi opere d’arte impiegando una rara creatività e oggetti quotidiani. Che poi si rispecchia in tutti i campi artistici credo. Un coreografo bravo fa balletti superlativi se davanti a sé ha Roberto Bolle ma ci vuole un coreografo davvero creativo a fare sembrare bravi quattro gatti qualsiasi!

Anche l’ufficio non è messo molto meglio. Ovviamente la Vivi ha paura che le sue creazioni, (e qui ci sta benissimo ‘la brava costumista che tira fuori da 2 scatolone di lana cotta “delle parrucche da fare invidia a un merino puro sangue!”) in mezzo alla discarica potrebbero non sopravvivere, ed allora cerca un luogo più tranquillo per farle riposare, il mio ufficio! Anzi, la mia scrivania, il davanzale, il termoconvettore, il tappetto, il pavimento…non vado oltre…. Scherzo!


A questo punto l’unico spazio che trovo per fare tutto il resto diventa la mia camera, che assomiglia ormai a la sala prova e l’ufficio insieme. Fiduciosa che da qualche parte ci sia un letto la sera mi tuffo con ‘il salto della fede’ nella direzione generale, fino ad ora l’ho sempre c’entrato ma mancano ancora dieci giorni al saggio!

Parliamo del saggio. Prometto che settimana prossimo qualche video o foto ci sarà ma oggi vorrei parlare dei bambini più piccoli. Non i piccolissimi ma quelli che hanno tra i sei e sette anni. L’anno scorso hanno fatto il loro ballettino e poi sono stati con il babysitter nel retropalco, quest’anno il tipologia di spettacolo crea più spazio per tutti ed allora, lancio la sfida (a me stesso) Su un ora e mezzo di spettacolo sono in scena per almeno metà del tempo, hanno circa otto entrate diverse, mai dalla stessa quinta e solo una volta tutti insieme, le entrate sono sempre da un certo punto della canzone e devono ascoltare da soli perché retropalco non hanno nessuno che suggerisce. Durante l’intervallo devono prepararsi da soli gli oggetti di scena che servono nel secondo tempo e tutto mentre ballano e cantano. Possibile? Possibilissimo! Alla prima prova filato quando hanno incontrati per la prima volte tutto il cast hanno sbagliato una sola uscita ed erano in ritardo su una entrata (ma hanno rimediato da soli sulla musica), hanno prese direzione della regia durante le scene senza mai fermarsi. Erano tesi e terrorizzati? Macché! Si sono divertiti? Direi di si! Sono bambini eccezionali? No, sono normalissimi. I bambini stimolati hanno delle capacità infiniti. 
Quando vedo i saggi dove i bambini fanno tutto il balletto guardando la maestra in quinta che conta ad alta voce ‘cinq, sei, sette, otto’ sono contento di essere me! A dodici anni i miei sono autonomi sul palco, sono autonomi fuori (fanno da soli il gobbo se serve) e alle fine delle prove si mettono a posto tutti gli oggetti e scenografie senza che nessuno li chiede …. E sono anche talentuosi…chi potrebbe chiedere di più? Probabilmente i genitori che vorrebbero la stessa dedizione al ordine a casa.. ma cari genitori...se prendono da me …. Chiamatela ‘creatività’!!!!!!!!!!!


Buona settimana!