Un paio
di settimane fa, in un lunedì qualunque, apro la casella mail è trovo questa:
ciao
pia! ho letto questa cosa e mi sei venuta in mente..
"Cantanti e Musicisti (gente di teatro e musical compresi)
sono fra le persone più forti e coraggiose sulla faccia della terra. In un solo
anno affrontano il rifiuto quotidiano da parte delle persone in misura maggiore
di quello che gli altri vivono in un’intera vita. Ogni giorno affrontano la
sfida finanziaria di vivere uno stile di vita freelance, la mancanza di
rispetto della gente che pensa che dovrebbero trovarsi un lavoro vero, e la
loro stessa paura di non lavorare più in futuro. Ogni giorno, devono ignorare
la possibilità che la visione a cui hanno dedicato la propria vita sia un sogno
irrealizzabile. Con ogni nota espongono se stessi, emotivamente e fisicamente,
rischiando critiche e giudizi.... Ogni anno che passa, molti di loro guardano
come i loro coetanei raggiungono gli obiettivi di una vita normale - la
macchina, la famiglia, la casa, i risparmi. Perché? Perché musicisti e cantanti
sono disposti a dare la loro intera vita ad un solo momento, a quella melodia,
a quella frase, a quell'accordo o a quell’interpretazione che toccherà l’anima
del pubblico. Cantanti e Musicisti sono persone che hanno assaporato il succo
della vita in quel momento cristallino in cui hanno fatto uscire il loro
spirito creativo e hanno toccato il cuore di qualcun altro. In quell’istante
erano più vicini alla magia, a Dio e alla perfezione di quanto chiunque altro
avrebbe mai potuto. E nei loro cuori, sanno che dedicarsi a quel momento vale
più di mille vite intere." (David Ackert, LA Times).
Credo
che come complimento, deve essere il più bello che ho mai ricevuta. Già il
fatto che di lunedì mattina ‘vieni in mente’ a qualcuna è sorprendente, ma che
ti viene riconosciuta il ‘spirto creativo’, che tanto dubito di avere, e tanto
temo di essere solo capace di ‘scopiazzare’ alla buona, beh, a me ha cambiata
la giornata!! Grazie
Sempre
un paio di settimane fa, mi sono trovata dal meccanico, riconsegnando la
macchina mi dice: “Quando la metti in moto la mattina controlla se va a tre o
quattro cilindri”. Per tutta risposta lo dico, “Se lei alzandosi la mattina mi
promette di fare un paio di plié e gli tour-en-l’air!” Si capisce bene che io mi
intendo di macchina quanto lui di danza, giustamente, a ognuno il proprio
mestiere. Magari! Perché in Italia non è così!
In un
paese dove per ritirare un biglietto di auguri in posta devi portare gli
analisi di sangue, la carta firmata dal notaio, il certificato di nascita e gli
esami della DNA, chiunque può aprire una scuola di danza, musica o teatro!
Se
vuole, il mio meccanico, domani, potrebbe aprire una scuola di musical e
nominarsi ‘direttore artistica’ . Vabbè, mi dite, ma poi la gente mica è scema,
non manderebbero mai i figli a studiare da una persona non qualificato. Ah, no? Da quando ho cominciato a insegnare, trent'anni fa, posso contare sulle dita di una mano le persone che mi hanno chiesto le mie
qualifiche. Strano, triste e allarmante …. Allora oggi una piccola ‘consigli
per gli acquisti’, dedicato ai genitori che portano i figli a studiare danza o musical theatre.
Vademecum
Se non
sono esposte, chiedere di vedere se l’insegnante a cui affiderai vostro figlio
è diplomato. (il certificato di presenza come animatore presso il grest della
parrocchia non è attendibile)
Osserva
se i corsi sono formati da bambini più o meno delle stesse età e grado (la
scuola che mette tutti i principianti insieme e dove tua figlia di 5 anni si
trova con bambine di 13 anni potrebbe non essere vincente!)
Le
bambine di 7 anni ‘sulle punte’, a cinquantasette anni hanno i piedi artritici.
Per
quanta brava a cantare, ‘I will always love you’ di Whitney Housten, non è un
brano adatta a una di sei anni, stai permettendo che si rovina le corde vocali!
Un
corso di ‘musical’ che consiste di ballare e mimare la colonna sonora di Grease
probabilmente viene tenuta da un insegnante diplomata presso il grest della
parrocchia!
Se hai
dubbi chiedere di assistere alle lezioni. Porte chiuse vanno bene ma come ‘acquirente’
hai il diritto di vedere quello che stai comprando.
L’insegnante
non deve per forza essere una ‘ballerina’, dev’essere un insegnante.
Se puoi,
verifichi di prima persona, ad esempio assistendo al saggio, prima di iscrivere
tua figlia.
Ricordarsi
che il scheletro di un bambino è delicato, sforzarlo in modo non appropriato
durante la crescita può avere delle conseguenze negative durature.
Cercare
un ambiente ‘sana’, dove i bambini sono felici e stimolati a crescere, dove,
guardando gli allievi più grandi della scuola ti viene da pensare: ‘Beh, se un
giorno mia figlia sarà così – niente male!”
Insomma,
non porteresti la roba da lavare in panificio e non compreresti il carne dal
fruttivendolo ….
Il video di oggi è un esempio perfetto di quanto e difficile imparare a ballare!!!!!
Buona
settimana!
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