domenica 2 giugno 2013

Arriva l'artiglieria pesante - Zia Agatha!

C’è l’abbiamo fatto!

Perfettamente in orario come solo Trenitalia sa essere, siamo giunti in stazione! 

Tutto quello che c’era da fare è stata fatta, i ragazzi sono pronti, non sono perfetti, ma stanno dando il cento per cento. Io sto facendo le rifiniture, i ricami, le ‘migliorerie’. Quando si arriva così ci sono due motivi plausibili:

1: Hai dimenticato due o tre cose fondamentali che ti verranno in mente la notte prima della ‘prima’ e ti costringeranno a correre come una pazza, imprecando contro te stessa per tutta la giornata successiva.
2: Hai lavorata come si deve, hai avuto dei collaboratori eccezionali, vivi di rendita di mesi e mesi di organizzazione.

Io sto pregando a tutti i santi possibile che rientro nella seconda categoria!!!

Comunque, forse ho esagerato un pochino …… ci sono ancora venticinque buchi nella scenografie da riempire con libri, devo rifare la lavagna nera e cercare un'altra parrucca, quella ordinata in Inghilterra pare si è persa in giro per l’Europa, ma sono sciocchezze.

Questa settimana ci dedichiamo alle prove tecniche, i cambi scena non funzionano ancora tutti bene e dobbiamo fare una prova microfoni ma ho deciso che mercoledì sera, la prova generale sarà aperta al pubblico. Un pubblico ristretto ai genitori ovviamente, ma che comunque darà agli attori grandi e piccoli la possibilità di misurarsi, di capire i tempi comici, i momenti  ‘wow’, quando il pubblico applaude spontaneamente a scena aperta (spero). Un paio di scene le abbiamo fatto venerdì, per una scuola elementare, la Signora Trinciabue, in particolare è stata accolta con grande entusiasmo dei piccoli spettatori …… non mi hanno sembrata per nulla intimidite, anzi!!!!

A proposito della Trinciabue, avete notate che l’ho tenuta nascosta fino ad ora. Nessun video, nessuna foto. Il guerriero intelligente tiene sempre l’artiglieria pesante per i momenti di maggior effetto… allora, eccola qui, sono lieto di presentarvi la zia Agatha……


La Mitica Matilde è un spettacolo che parla di libri, allora arriviamo al debutto con un pensiero ‘letteraria’…
Come tutte le fiabe che si rispettano anche Matilde: ‘ tutto bene quel che finisce bene e vissero felici e contenti’…..
Ma vi siete mai domandate perché in fondo ai libri ci sono spesso due o tre pagine bianche, vuote? Un motivo ci dev’essere, non saranno li a caso…e se servissero per continuare la storia, come vuole il lettore….
Il mio libro personale andrebbe avanti più o meno così
Si abbassano le luci in sala, con il buio cala anche un silenzio carica di aspettative. In regia la tensione cresce, gli attori hanno mesi di prove per perfezionarsi, noi abbiamo circa 8 ore per il montaggio impianti e posizionamento fari, noi non abbiamo nessuna ‘prova’, bisogna essere giusti e basta.
“ Sipario….. io sono partita”
“Parlami”…..

Ma si sa che le fiabe si chiamano tale perché, come il teatro, sono finzione….. chi si adopera per metterle in scena non deve mai cadere nelle trappolo di crederci…..

Enigmaticamente, perché gli artisti non sono del tutto piombo,
 in bocca al lupo a tutti!!!!!!!




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