C’è l’abbiamo fatto!
Perfettamente in orario come solo Trenitalia sa essere,
siamo giunti in stazione!
Tutto quello che c’era da fare è stata fatta, i ragazzi
sono pronti, non sono perfetti, ma stanno dando il cento per cento. Io sto
facendo le rifiniture, i ricami, le ‘migliorerie’. Quando si arriva così ci
sono due motivi plausibili:
1:
Hai dimenticato due o tre cose fondamentali che ti verranno in mente la notte
prima della ‘prima’ e ti costringeranno a correre come una pazza, imprecando
contro te stessa per tutta la giornata successiva.
2:
Hai lavorata come si deve, hai avuto dei collaboratori eccezionali, vivi di
rendita di mesi e mesi di organizzazione.
Io sto pregando a tutti i santi possibile che rientro
nella seconda categoria!!!
Comunque, forse ho esagerato un pochino …… ci sono ancora
venticinque buchi nella scenografie da riempire con libri, devo rifare la
lavagna nera e cercare un'altra parrucca, quella ordinata in Inghilterra pare
si è persa in giro per l’Europa, ma sono sciocchezze.
Questa settimana ci dedichiamo alle prove tecniche, i
cambi scena non funzionano ancora tutti bene e dobbiamo fare una prova
microfoni ma ho deciso che mercoledì sera, la prova generale sarà aperta al
pubblico. Un pubblico ristretto ai genitori ovviamente, ma che comunque darà
agli attori grandi e piccoli la possibilità di misurarsi, di capire i tempi
comici, i momenti ‘wow’, quando il
pubblico applaude spontaneamente a scena aperta (spero). Un paio di scene le
abbiamo fatto venerdì, per una scuola elementare, la Signora Trinciabue, in
particolare è stata accolta con grande entusiasmo dei piccoli spettatori …… non
mi hanno sembrata per nulla intimidite, anzi!!!!
A proposito della Trinciabue, avete notate che l’ho
tenuta nascosta fino ad ora. Nessun video, nessuna foto. Il guerriero
intelligente tiene sempre l’artiglieria pesante per i momenti di maggior
effetto… allora, eccola qui, sono lieto di presentarvi la zia Agatha……
La Mitica Matilde è un spettacolo che parla di libri, allora
arriviamo al debutto con un pensiero ‘letteraria’…
Come tutte le fiabe che si rispettano anche Matilde: ‘ tutto
bene quel che finisce bene e vissero felici e contenti’…..
Ma vi siete mai domandate perché in fondo ai libri ci sono
spesso due o tre pagine bianche, vuote? Un motivo ci dev’essere, non saranno li
a caso…e se servissero per continuare la storia, come vuole il lettore….
Il mio libro personale andrebbe avanti più o meno così
Si abbassano le
luci in sala, con il buio cala anche un silenzio carica di aspettative. In regia
la tensione cresce, gli attori hanno mesi di prove per perfezionarsi, noi
abbiamo circa 8 ore per il montaggio impianti e posizionamento fari, noi non
abbiamo nessuna ‘prova’, bisogna essere giusti e basta.
“ Sipario….. io
sono partita”
“Parlami”…..
Ma si sa che le fiabe si chiamano tale perché, come il
teatro, sono finzione….. chi si adopera per metterle in scena non deve mai
cadere nelle trappolo di crederci…..
Enigmaticamente, perché gli artisti non sono del tutto
piombo,
in bocca al lupo a tutti!!!!!!!
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