domenica 16 ottobre 2016

Tre, due, uno - si parte!



Ed eccoci partiti!

Il primo weekend di full immersion per la Matilda Italian Academy targata Verona.
Ventisei piccole e meno piccole scatenate pronte a tuffarsi in questa grande avventura.

Siamo partiti piano, intanto bisogna conoscersi; i piccoli devono prendersi confidenza con i grandi e da parte loro i grandi, devono capire che i giovincelli hanno tempi diversi di apprendimento. Bisogna che ci amalgamiamo e che ci troviamo il modo di lavorare insieme  armoniosamente per le prossime otto mesi. Per tanti cmtniani abituati ai saggi/spettacoli non è una novità ma per chi arriva da noi adesso lo è!!!

Comunque per fortuna (in questo caso ma non sempre) gli Italaini non si fanno tanti problemi a chiacchierare e dopo la prima ora di recitazione ognuno ha già trovato il proprio beniamino.

Le ore di inglese sono state le più difficile, almeno per la sottoscritta. Se le grande si sono impegnate nel gioco di parole scervellandosi le piccole si sono prese quasi a pugni per una caccia al tesoro! Mai ci fu lite più furiosa per un 'plastic cup', (tra l'altra vuota) per fortuna non avevo dato come indizio 'a can of cola' se non saremo finiti senz'altro alle mani!!!

Le quattro ore di sabato sono volati, inglese, recitazione, canto e danza, Ho visto che salendo lo scivolo per andare a casa le bambine saltellavano ancora, bene, vuole dire che le preoccupazione di tanti genitori che l'impegno sarebbe stato troppo gravoso etc etc erano, almeno per ora, infondate.

Domenica mattina suona la sveglia.... ripeto... DOMENICA mattina suona la sveglia. Io non uso mai la sveglia perciò già il fatto che suona e fastidioso poi con l'aggravante della domenica.... Ho tre possibili scelte: Doccia, caffè o truccarmi .... in verità non c'è molto scelta .... arrivo a scuola con una faccia post operatoria ed in crisi di astinenza della moka da sei della quale di solito mi carburo! C'è la possa fare...entrando in sala mi supera una nanetta  facendo le ruote! Ma mi chiedo, quale pazzia spinge le bimbe? Le ruote a quest'ora di domenica mattina!!!! Vabbè mi consolo il fatto che almeno sono riuscita a vestirmi, Strano però, ero convinta che questa maglietta avesse delle tasche davanti dove sono solito a metter il telecomando del lettore ...... Infatti, è così, peccato che mi sono vestito a rovescio e ho due tasche comodamente piazzate sulle chiappe!!!!!

Comunque il weekend è passata tra tanto lavoro e altrettante risate, c'è chi ha imparata che andare alla 'seaside' è una bella cose, chi ha ancora l'idee confuse tra i soldati e l'anima (non chiedetemi spiegazioni)  e chi ha vinta una matita con i canguri!!!!

Se il buon giorno si vede della mattina .....

Buona settimana a tutti


domenica 2 ottobre 2016

C'est la vie



E cosi, con il primo di ottobre si è chiusa definitivamente la stagione estiva…. E quale modo migliore per dirsi addio se non sono una pioggia battente e con una temperatura decisamente autunnale? Già!

Come avevo accennato la settimana scorsa in luglio abbiamo avuto la grandissima esperienza di calcare il palco del Open Air Theatre del Expo di Milano. Ieri sera per la chiusura della rassegna c’era il gran gala finale con la partecipazione di tutti i gruppi e scuola che si sono esibiti durante la manifestazione. Noi purtroppo non potevamo esserci tutti, allora ragionando su chi era disponibile e il mezzo che avremo usato per arrivarci era stata decisa di portare cinque ragazze.

Optiamo per noleggiare un monovolume di sei/sette posti, io avrei guidato ed eravamo tutti insieme, tanto il costo di andare con due macchine o fare il noleggio era pressoché uguale. Niente di più semplice direte voi….. provate a farlo! Viola ha passata tutto il martedì pomeriggio on line e al telefono ma il monovolume dev’essere la macchina a noleggio più popolare della storia. Comunque finalmente riusciamo ad avere conferma e siamo pronti. Vado a ritirare l’auto, peccato che come prima cosa devo cercare di uscire da un parcheggio strettissimo (ovviamente vicino ad una colonna portante) e al buio. Dopo avere inserita la prima sei volte, invece dalla retromarcia, e ad un soffio di bottare non solo la mia ma anche quello a fianco ancora prima di cominciare sono per strada! Mi dirigo verso un spazio aperto e deserto per fare pratica prima di caricare le ragazze!

A Milano ci arriviamo con un’ora di anticipo, le macchine di nuova generazione a confronto della mia Punto viaggiano bene. Per fortuna! Persi come sempre nei meandri del Expo ci fermiamo a chiedere direzione ad un addetto alla vigilanza. Sembrava di parlare con un bradipo, i tempi di attesa tra domanda e risposta erano al incirca quarantacinque secondi…brava Viola che nonostante la nostra non collaborazione è riuscita a mantenere un’espressione composta e interessata. E bravo anche il bradipo che ponderatamente ci ha indicato la strada giusta.

Sound-check andato ci siamo fermati a guardare le prove. Interessante anche per Sara, Celine e Francesca che quest’anno faranno l’avviamento MTS vedere da vicino i ragazzi dell’accademia a lavoro. Energia da vendere, sorrisi e felicità di essere sul palco sono le cose che mi rimangono impresse da spettatore del pomeriggio e anche tanta disciplina dalla parte di tutti.

L’incubo rincorrente della Viola si è avverato durante le prove tecniche (quel sogno strano che fanno spesso gli artisti, tipo: tutto sono sul palco pronti e tu sei ancora nel camerino con il costume sbagliato) Sentiamo chiamare la CMT e sentiamo la musica iniziali e noi non ci siamo, e non abbiamo nessun modo di esserci né di rispondere alla chiamata!!!!!!! Disastro. In quel momento ho capito tante cose. Ho capito che la Francesca è molto più sveglia di me, che la Sara sappia fare delle scelte intelligente, che Rachele è fatalista, che Celine sorride comunque e che Viola, quando si dice CORRI sembra la sorella adottiva di Usain Bolt!

La serata purtroppo è stata plagiata dalla pioggia, un breve acquazzone verso l’inizio e poi una pioggia insistente che ha smorzato un po’ il clima festosa. Da parte nostra abbiamo fatto il nostro meglio ma Sugar, e un spettacolo priva di pezzi d’insieme di forte impatto e anche la canzone di Marylin è quel che è. Era sempre Marylin che nonostante avesse tante dote meravigliose non aveva certo l’estensione vocale della Streisand! Boh, credo che in una serata di gala, in cinque su un palco di genere con i ballettini anni trenta sembravamo un po’ povere, anzi ne sono certe! Capita. Peccato che essendo penultime le ragazze hanno persi il pezzo di Tap, eccezionale…e anche i bravissimi acrobati (anche loro penalizzati un po’ da pezzi fuori contesto)

Il rientro tranquillo fino al mio arrivo a casa. Qualcuno ha chiuso a chiave la porta lasciando le chiave attaccati al interno! Inutili i tentavi di risvegliare qualcuno e altrettanto inutili le prove di scasso infilando il filo di ferro nella serratura cercando di spingere fuori la chiave dall’altre parte. Arsenio Lupin non era un mio parente. Alle 2.30 faccio mente locale di chi potrei svegliare per chiedere un letto… qualsiasi scelta comporterebbe il rimettermi in macchina e fare almeno quaranta minuti di strada…. Prendo i cuscini dalle sedie esterno e vado a dormire in macchina……. Sta mattina ho ancoro impressa nella colonna vertebrale il segno del blocco della cinture di sicurezza…… c’est la vie !!!!!!!!!!!!!!!


Buona settimana!

domenica 25 settembre 2016

Hello everybody - I'm Back!

Ed eccomi di nuovo qua! Un po’ come il proverbiale ‘erba cattiva’!!!

Lo so che il blog vi mancava tanto, in questi tre mesi di silenzio nessuno mi l’ha mai sollecitato perciò sono assolutamente sicura che non vedevate l’ora che tornasse a scrivere.
Da dove partire? Logicamente, da dove mi sono fermata direte voi, però se in effetti fermo non lo sono mai stata quest’estate….

Proviamo con un veloce resoconto.

In giugno le prove per il doppio allestimento hanno consumato tutto il tempo a disposizione compresi i weekend. Tutto bene quel che finisce bene ma MAI PIU’!!!!!!! Punto.

Luglio abbiamo debutto con un matrimonio nel pomeriggio, spettacolo la sera e per chi era ancora in piedi ritorno al matrimonio post serata. Congratulazioni a Ada e Matteo per le nozze. Credo che sarà l’ultima volta che il riscaldamento vocale verrà fatto in chiesa a suono di ‘Oh Happy Day’.

Stagione al chiostro superlativo, il tempo ci ha graziato, anzi, ci ha regalato undici serate splendide ed anche il pubblico ha risposto con il pienone ogni sera.

Finito il cortile neanche una settimana di pausa prima di ritornare in scena al Open Air Theatre del Expo a Milano. Esperienza unica e direi irrepetibile (ma siccome ci torniamo sabato prossima per il gala di chiusura stagione dirò solo unica!) Un palcoscenico immenso, una platea che ospita cinquemila persone e un staff tecnico da sogno a disposizione…. Se non fosse stato così terrorizzata di non essere al altezza sarei stata in paradiso….però si sa, nella vita non puoi avere tutto!

Agosto l’ho passato a progettare il nuovo anno scolastico. Siamo felicissimi di aver di nuovo i corsi di avviamento MTS, in collaborazione con l’accademia di musical theatre MTS di Milano, e di essere un Matilda Italian Academy in collaborazione con Todomodo e Bags Entertainment. Preparare i bambini con l’obbiettivo concreto che magari potrebbero prendere parte di una produzione professionale da una carica non indifferente a tutti gli insegnanti.

A proposito di: Quattro delle nostre andranno in scena in primavera nel tour di Billy Elliot della Peep Arrow. Neanche tempo di incominciare la scuola quest’anno e già arrivano i primi riconoscimenti…se il buon giorno si vede dalla mattina…..

In settimana Irina, si è laureata in giornalismo. Congratulazioni a lei a cui auguriamo una brillante carriera. (sembra ieri che a sei anni piangeva retropalco non perché era agitata dell’idea di andare in scena ma perché aveva scordata il panino a casa!) Trovo molto positivo per le ragazzine della scuola vedere che si può essere protagonista in due spettacoli estivi nel mentre ti laurei, lo studio cammina a pari passo della danza, del teatro etc..anzi sono complementari.

Parlando di studiare, venerdì abbiamo fatto la prima lezione in inglese (per Matilda Academy è obbligatorio) Non mi ricordavo più la sensazione di insegnare nel silenzio!!!! Io facevo domande e tutti mi sorridevano annuendo (la domanda ovviamente esigeva una risposta ma fa niente) Verso la fine del ora e mezzo hanno incominciate a trovare il coraggio di parlare…peccato che l’unica parole che sapevo dire era ‘Yes’!!!! Diciamo che ‘chi ben comincia….’


Vi lascio con le foto che si possono fare solo a settembre, tempo due settimane è regnerà il solito caos, che ci vuole fare in bene o in male io non sono molto ordinata!!!






domenica 12 giugno 2016

post saggio


Eccoci qui, finalmente con un minimo di tempo, da dedicare al blog.

Tutti aspettano di sapere del saggio, e allora di saggio parliamo.



Come ormai tutti sanno, la serata era anche per festeggiare i vent’anni della scuola. C’erano tutte le premesse che non sarebbe stata una serata qualsiasi!

Il saggio è andato bene. I ragazzi erano in forma e hanno dato il massimo. Essendo ‘saggio’ non creiamo grandi aspettative. È sempre molto interessante vedere chi, sul palco, esce prepotentemente rispetto al lavoro in sala, e chi invece si lascia un pochino intimorire. Bello anche vedere che dà anno in anno gli intimoriti diventano prepotenti! (nel senso buono della parola) Orgoglio di maestra quando vedi allievi agire, in situazioni ‘difficili’( ad esempio un coro sbagliato senza possibilità di rimedio, o microfono spento nel momento meno opportuno) esattamente come avrei fatto io! Vuole dire che tutte le parole spese, che spesso sembrano inascoltate, hanno comunque germogliate nell’ ante-camera del cervello, pronte a fiorire nel momento del bisogno.

Per festeggiare abbiamo voluto con noi i veri fondatori della CMT, ovvero i genitori e sostenitori che tanto hanno fatto nei primi anni della scuola. Una volta non avevamo una squadra di carico/scarico, una costumista ed una scenografa, non c’erano teatri che ci invitavano a fare spettacoli c’eravamo solo noi, ovvero, c’ero io con un sogno e un gruppo di genitori che credevano nel mio sogno, forse neanche capendo fino in fondo di cosa si trattava! Al epoca il musical in Italia era pressoché un genere sconosciuto. Vederli arrivare sul palco sorridenti e orgogliosi di esserci era un regalone, ci sono legami che trascendano il tempo, i loro figli sono ormai adulti, ma le notti a pulire i bagni del teatro tenda, allestire quinte pericolanti in posti improponibili, a scaricare camion alle tre di notte dopo avere lavorato per quindici ore o fare una colletta per comprare i nostri primi radiomicrofoni (cosi preziosi che li portavo a casa il rack dopo gli spettacoli e lo tenevo nel armadio a posto dei vestiti) ci hanno donato l’attuale compagni. Senza di loro noi adesso non ci saremo. Grazie!

E se io avevo pensato ai genitori, la mia compagnia ha ben pensato di riunire anche i ‘figli’ dell’epoca. A sorpresa con un emozionante ‘One day more’ da Les Misèrables, sono arrivati in palco i miei primi performers. Emozionante, certo, ma non da piangere. Vedere i loro visi sorridenti, contenti di essere di nuovo sul palco mi ha riempito con il senso di un lavoro ben fatto. L’amore per quello che io gli ho insegnato e rimasto vivo…. e alla fine, ‘all you need is love’. Il passato, il presente ed il futuro erano tutti insieme sul palco, i vent’anni non sono che un momento passeggero della nostra storia!

Con senno del poi credo che faticando meno qualcosa abbiamo perso. Il saggio, che adesso viene allestito come spettacolo vero e proprio sembra suscitare poco emozioni nei genitori. Sembra quasi che un ottimo livello, scenografie, costumi, microfoni, effetti luci, sono le norme. Arrivano in teatro, si siedono e guardano. 
Il giorno dopo mi è arrivato un messaggio di complimenti ed un ringraziamento, sul social sono stata criticata e per il resto i genitori riportano i costumi a scuola dicendomi: “Ecco i costumi, dove li lascio? Ci vediamo a settembre, ti fai viva tu quando apri l’iscrizioni?” Mmmmmhh….

A Valeggio, ieri sera abbiamo fatto il primo saggio di musical, i genitori facevano la fila per complimentarsi, non c’era scenografie, non c’erano centinaia di costumi ma era bello lo stesso, era una novità, non se lo aspettavano tanto ……. Sarà vera la famosa massima “più dai e più pretendono”? 

Con la scuola ci vediamo a settembre, mi farò vivo io.
Adesso avanti a galoppo con la compagnia, l'estate ci aspetta!



domenica 5 giugno 2016

Tenete d'occhio la pagina

Tutti aspettano il blog del saggio... Lo so, ma dovrete aspettare! Vorrei scriverla bene e con calma, dopo sei ore e mezzo di stage canto... Beh, I'm finally facing my Waterloo!!
Prometto che in settimana pubblicherò il reso conto.. Dovrete solo pazientare
😅😅😅😅

domenica 29 maggio 2016

consigli del ultimo minuto e...in bocca al lupo

Perfetto, ci siamo, un anno di lavoro si conclude per gli allievi della scuola.

Prima di congedarci vorrei dare l'istruzioni del ultimo minuto!

E' vero, con il saggio si conclude l'anno ma non sono d'accordo con: "avete una sola possibilità di mettervi in mostra, dai dobbiamo spaccare". Intanto qualsiasi insegnante degna di chiamarsi tale sa benissimo come tu, allievo, hai lavorato nel corso del anno. Sa chi è migliorato, chi ha lavorato poco, chi ha passato il classico 'anno di crisi'. Poi il pubblico, che è per il novantanove percento parenti è amici, non giudica - anzi sostiene. Non saranno i due minuti in palco a decidere il tuo progresso (beh, nel nostro caso i novanti minuti sempre in scena).
Non createvi ansia inutili per delle piccole cose. Se ti rompe la voce sul acuto,(o la clavicola giocando) se le ruote non sono pulite o i fouettè non ti vengono, se dimentichi le parole mentre canti NON SUCCEDE NIENTE. Nessuno vorrebbe sbagliare, ma può capitare, fa parte del mestiere, mettete gli errori nelle vostre valige 'bagaglio di esperienze' e andate avanti sorridendo. Tutti hanno lavorato sodo, adesso godetevi gli applausi e il divertimento di stare sul palcoscenico .... se non ci si diverte il viaggio non è valse la pena!



PS. L'unica che si gioca tutto in due minuti dopo essere stata dietro le quinte per un ora e venti e l'Irina, ma non vorrei stressarla, perciò non dirla niente :-)))))))))))))))))) ahahahaha

come promessa foto e video!


in bocca al lupo a tutti

Pia

domenica 22 maggio 2016

latta, lattine e latitanti

Lo so, sono stato latitante per un mese. Potrei usare il tanto scontato “Non ho avuto tempo”, ma preferisco usare immagini.

La mia sala prova è una discarica! Vabbè che la scenografia dovrebbe rappresentarla ma qui la realtà sta superando l’immaginazione. Credo sarebbe stato più semplice chiedere alla netturbina cittadina di passare in teatro dopo il giro giornaliero e scaricarmi direttamente il camion sul palcoscenico. Io adoro la mia scenografa ma ho un piccolissimo dubbio che lei passa il tempo tra un spettacolo è l’altra progettando come incasinarmi la vita! Se nel 2013 eravamo sommersi di scatolone di cartone, nel 2014 di cartapesta, ovvero giornali, colla e colori (di cui sono ancora segni evidenti del delitto sul tappetto di danza) e nel 2015 di cassette di frutta e brillantini (che dire il vero dava anche quel tocco esotico alle prove) con il 2016 si è superata con le lattine e bottiglie! Se ci fosse ancora il gioco del ‘rendere il vuoto per guadagnare la mancia’ beh, io sarei ancora latitante ma alle Maldive! Lattine di ogni tipo e dimensione di bibite o di conserva puliti o meno puliti … non vado oltre… Quando arriva Anna, ridendo, chiedendomi da dietro una tonnellata di immondizia: “Sono arrivate cadeaux per me ?” ….rido anche io per non piangere. Comunque sto scherzando, tutti siamo capace di fare grandi progetti con grandi investimenti di denaro ma pochi hanno la sua capacità di fare grandi opere d’arte impiegando una rara creatività e oggetti quotidiani. Che poi si rispecchia in tutti i campi artistici credo. Un coreografo bravo fa balletti superlativi se davanti a sé ha Roberto Bolle ma ci vuole un coreografo davvero creativo a fare sembrare bravi quattro gatti qualsiasi!

Anche l’ufficio non è messo molto meglio. Ovviamente la Vivi ha paura che le sue creazioni, (e qui ci sta benissimo ‘la brava costumista che tira fuori da 2 scatolone di lana cotta “delle parrucche da fare invidia a un merino puro sangue!”) in mezzo alla discarica potrebbero non sopravvivere, ed allora cerca un luogo più tranquillo per farle riposare, il mio ufficio! Anzi, la mia scrivania, il davanzale, il termoconvettore, il tappetto, il pavimento…non vado oltre…. Scherzo!


A questo punto l’unico spazio che trovo per fare tutto il resto diventa la mia camera, che assomiglia ormai a la sala prova e l’ufficio insieme. Fiduciosa che da qualche parte ci sia un letto la sera mi tuffo con ‘il salto della fede’ nella direzione generale, fino ad ora l’ho sempre c’entrato ma mancano ancora dieci giorni al saggio!

Parliamo del saggio. Prometto che settimana prossimo qualche video o foto ci sarà ma oggi vorrei parlare dei bambini più piccoli. Non i piccolissimi ma quelli che hanno tra i sei e sette anni. L’anno scorso hanno fatto il loro ballettino e poi sono stati con il babysitter nel retropalco, quest’anno il tipologia di spettacolo crea più spazio per tutti ed allora, lancio la sfida (a me stesso) Su un ora e mezzo di spettacolo sono in scena per almeno metà del tempo, hanno circa otto entrate diverse, mai dalla stessa quinta e solo una volta tutti insieme, le entrate sono sempre da un certo punto della canzone e devono ascoltare da soli perché retropalco non hanno nessuno che suggerisce. Durante l’intervallo devono prepararsi da soli gli oggetti di scena che servono nel secondo tempo e tutto mentre ballano e cantano. Possibile? Possibilissimo! Alla prima prova filato quando hanno incontrati per la prima volte tutto il cast hanno sbagliato una sola uscita ed erano in ritardo su una entrata (ma hanno rimediato da soli sulla musica), hanno prese direzione della regia durante le scene senza mai fermarsi. Erano tesi e terrorizzati? Macché! Si sono divertiti? Direi di si! Sono bambini eccezionali? No, sono normalissimi. I bambini stimolati hanno delle capacità infiniti. 
Quando vedo i saggi dove i bambini fanno tutto il balletto guardando la maestra in quinta che conta ad alta voce ‘cinq, sei, sette, otto’ sono contento di essere me! A dodici anni i miei sono autonomi sul palco, sono autonomi fuori (fanno da soli il gobbo se serve) e alle fine delle prove si mettono a posto tutti gli oggetti e scenografie senza che nessuno li chiede …. E sono anche talentuosi…chi potrebbe chiedere di più? Probabilmente i genitori che vorrebbero la stessa dedizione al ordine a casa.. ma cari genitori...se prendono da me …. Chiamatela ‘creatività’!!!!!!!!!!!


Buona settimana!

domenica 17 aprile 2016

Una vera 'star' non è mai una 'diva'



Era da febbraio che avevo in mano i biglietti per vedere Sunset Boulevard, da febbraio che seguivo forum, blog, e news varie sul andamento delle prove, il casting ed il gossip delle quarantatré serate che avrebbe vista Glenn Close, riprendere il suo pluri premiato ruolo in questo musical al West End di Londra.

Più le critiche e le recensioni erano superlativi più crescevano le mie aspettative, e non è mai bello arrivare in teatro con le aspettative troppo alte, si rischiano forte delusioni … ed invece no, questa volta no… tutto quello che avevo letto non riusciva minimamente a togliere la magia di venerdì sera.

Dalla prima entrata in scena Glenn Close ha ipnotizzata una platea di tremila persone. Abbiamo assistito ad un vero ‘masterclass’ del ruolo di un attore in un musical. Personalmente è stato il più bella messa in scena che io abbia mai visto.

L’orchestra dell’English National Opera (ottanta elementi) erano sul palco e la maestosità della partitura di Andrew Lloyd Webber l’abbiamo gustato come mai prima d’ora. La scenografie era statica, con quattro scalinate di ferro e passatoie a costruire una gigantesco telo di ragno sopra la loro testa. Una regia strepitosa, geniale nella sua semplicità che ha costretta la Sig.ra Close a salire e scendere innumerevole volte su e giù per le scale. A metà del secondo tempo eravamo stanchi noi in platea e questa sensazione di stanchezza non faceva che sottolineare la fatica e la fragilità della protagonista per la situazione in cui si trovava.

Non faccio una recensione dello spettacolo, non sarei in grado, piuttosto prendo i momenti che più mi hanno colpiti.

Alla prima canzone sua si ha già la certezza che il prezzo del biglietto e il viaggio a Londra erano giustificati.

Alla fine del primo tempo il pianto era qualcosa di straziante. Sembrava il pianto che tutti noi avremo voluto fare almeno una volta nella vita, pieno di rabbia, di impotenza, di disperazione per qualcosa o qualcuno che abbiamo perso nonostante i nostri sforzi. Un pianto che partiva nell'anima e che usciva attraverso il corpo a rannicchiato quasi per proteggersi da sé stesso. Guardandomi attorno piangevamo in molti con lei. Poi un secondo dopo, con il braccio allungato per stringere a se la sua ‘preda’ sembrava una ‘vedova nera’ che cattura un insetto nella ragnatela, un cambio di emozione così veloce e così sottile che ti lasciva spiazzata…luci in platea, intervallo, ci guardiamo tutti e l’unico parole è: “Wow”!

Secondo tempo; lei è seduta, un occhio di bue puntato, con un movimento impercettibile riesce a trasmettere la paura, la gioia, l’insicurezza e la completa convinzione di essere ‘la più grande stella del cinema’ tutte a lo stesso tempo e poi, canta una canzone con una recitazione così straordinaria che ci troviamo tutti di nuova a piangere (e la canzone non è nemmeno triste)!!!

La scena finale forse le varrebbe l’oscar che non ha mai vinto. La contrapposizione continua di forza è fragilità disorienta, alla fine il pubblico è confusa quanta lei.

C’è poca da dire, quando Glenn Close è in palco non si riesce a distogliere lo sguardo da lei, io ci ho provato ma sembra una calamità, in fondo in questo gigantesco tele di ragno ci ha catturata tutti.
Forse la chiave è la completa onesta con la quale lascia sprigionare le emozioni e l’energia, forse è la generosità che mostra in palco con i compagni, di sicura è qualcosa della quale mi sento privilegiato di aver potuto vedere e condividere.

Tutto il cast era bravissimo. Quando escono per i saluti finale percepisce la voglia di tutti di alzarsi in piedi già per il primo che entra, ma non si può, man mano che entrano gli altri protagonisti questa voglia cresce, quando finalmente entra lei, 3000 persone si alzano i piedi come tanti fuochi di artifici sparati nel cielo. Dieci minuti di standing ovation, curtain calls a non finire.

Andiamo allo stage door, dopo mezz’oretta esce, piccolina, capelli corti e bagnati, (a Londra c’era freddissimo) struccata completamente. Sorride, si ferma a firmare autografi, parla con le persone, e dolcissima, umana, umile…sta ancora ‘dando’.

Penso che la mia generazione è stata molto fortunata. Abbiamo conosciuto veri talenti, gente formato da scuole dure. Abbiamo avuto attori come Glenn Close, Meryl Streep, Leonardo di Caprio, Jack Nicholson.Protagonisti come Ted Neely.  Noi siamo la generazione di Andrew Lloyd Webber, Stephen Sondheim, Boubil e Schoenberg. Di Cats, Phantom of the Opera, Sweeny Todd, Les Miserablès e Miss Saigon.

Penso alla generazione di oggi che hanno i Kardishan e i reality, che rispondono male alle maestre a scuole riprendendo il tutto con i cellulari. Che parlano di loro diritti e di ciò che li spetterebbe già a dieci anni e gli auguro genitori saggi, insegnanti capaci e l’umiltà delle ‘grande star’.






domenica 10 aprile 2016

E se il film non piace...?





Ci sarebbero tante cose da dire, ma pensandoci bene anche no...

La scuola della CMT offre corsi di danza, canto e recitazione e, alle fine del anno scolastico fa un saggio con tutti gli allievi. Durante le preparativi per il saggio gli insegnanti, collaborando tra di loro, cercano di dare ad ogni allievo un momento, un ruolo, una battuta, una canzone o un attimo dove possono mettersi in luce. Io dirigo la scuola, ho la decisione finale su tutto ma non avendo fatto parte del 'Terzo Reich', chiedo consiglio a tutti i miei collaboratori. Insegnanti, scenografa, costumista, truccatrice.

La compagnia della CMT è un gruppo di performers amatoriali. Io sono la regista. Tutti le decisioni che riguardano i vari aspetti della compagnia sono messi al voto. Io ho un voto.

La compagnia ha presa una decisione per quanto riguarda la stagione estiva. Io sono pienamente d'accordo con questa decisione. Ho votato a favore. Non sempre voto a favore. Spesso io e la compagnia non vediamo le cose nelle stesso modo. Spesso io devo stare a decisione prese a cui non sono a favore. Alle volte il tempo mi ha dato ragione, altre volte torto. "C'èst la vie"

Un amico, molto più saggio di me, (per fortuna) dice:

"Quando si va al cinema e comincia il film, beh, potrebbe anche non piacerti, potrebbe sembrarti una cavolata. In tal caso se libero di alzarti e di andartene. Di certo non sei libero di dire la tua ad alto voce, rovinando il film a chi invece lo sta guardando, non sei libero di cercare di convincere gli altri spettatori, che il film è una cavolata. In questo caso sarebbe il direttore del cinema ad aver ragione nel chiederti di lasciare il cinema....."

Il mio amico è proprio saggio.

Io sono felice, domani vediamo la Viola!!!!

domenica 3 aprile 2016

Tre, due, uno ...Via!

Adesso si che si incomincerà a lavorare! L’estate, almeno quello meteorologica, sembra quasi alla porta. Le giornate lunghe e soleggiate hanno preso il fisso dimora ricordandoci che tra dodici settimane si debutteranno gli spettacoli estivi. Come sempre, siamo già a buon punto! Ironia a parte il cambio dall’ora solare all’ora legale funga da sveglia per chi, come me, deve affrontare una ‘stagione estiva’. (portate pazienza ma oggi troverete virgole ovunque, sto cercando di capire come usarle bene! Ammetto una lacuna pazzesca per la grammatica, superata solo dal uso casuale del maschile e femminile)

Perfetto, allora: Tre, due, uno, VIA!!!

Abbiamo ricevuto le date della nostra stagione nei cortili, quest’anno saremo in scena dal 15 al 25 luglio, e per complicarci un po’ la vita presentiamo due spettacoli invece di uno. Credo che ho una buona dose di masochismo…datemi una situazione complicata e io te la complica ancora di più… ma nella vita chi si ferma è perduta, dicono.

Non vi dico i titoli ma, abbiamo fatto le foto per il materiale pubblicitaria e secondo me riuscirete ad indovinare da soli.

Un indizio potrebbe anche essere il fatto che in settimana mi sono arrivate a scuola il copertone vecchio di un trattore, un bidone vuoto di olio industriale e un pezzo di forno gigante in carta pesta. Ah si, dimenticavo uno dei spettacoli debutterà praticamente a luna piena, evitandomi il disturbo di dovere appendere una luna finta.

Come secondo indizio la compagnia potrebbe anche decidere di fare un viaggio di gruppo a Mykonos, con la scusa di documentarsi bene su gli usi e costumi ovviamente. Il method acting mi è sempre piaciuto, specie se si tratta di vacanze didattiche!!!



La scuola di Valeggio ha partecipato alla sua prima rassegna di danza. Chi mi conosce sa che io evito le rassegne ma, una promessa è una promessa. Dire la verità, vivere una rassegna attraverso gli occhi di ragazzine entusiaste e emozionate di ballare per la prima volta in un teatro ‘importante’, toglie un po’ di mie pregiudizi. Fa scoprire un mondo nuovo alle persone non può che essere una bella cosa per entrambe le parte. Livello comunque alto, ci sono delle scuole che tecnicamente sono ineccepibile, mi lascia un pochino perplesso la poca gioia che ho visto sul palco. Se sono allieve, che comunque per quanto possono essere bravi probabilmente, considerando le statistiche, non faranno mai carriera… beh, forse un’espressività un pochino più distesa con un sorriso ogni tanto non avrebbe guastato. Se per i medici vale la frase  "Primum non nocere" forse per gli insegnanti di danza dovrebbe valere una frase tipo “Primum fatele divertire e amare quello che stanno facendo”…

Buona settimana!

domenica 20 marzo 2016

Esami e dintorni

Ben ritrovati! Sieti ancora lì? Lo so, sono stata latitante ma alle volte bisogna saper scegliere le cose più urgente da fare e rinunciare a qualcosa d’altro. Comunque la ramanzina dolce che ho ricevuto (“Lo sai che sono due settimane che non pubblichi il blog? Te lo dico così, tanto per dirtelo”?) ha colpito il segno ed eccomi qui.

Partiamo da dove ci siamo lasciati:

Finito il concorso ed era subito tempo d’esami. Quest’anno ho deciso di far fare esami di danza classica. Visto che l’iniziativa era in fase sperimentale ho coinvolto solo due gruppi. Perché, mi chiederete, c’era bisogno di fare esami? Allora, avendo scuola di musical dove le attività offerte sono molteplici vedo che spesso la parte ‘danza classica’ rischia di perdere punti nei confronti di altre materie più “divertente” . Siccome chi proseguirà o chi cercherà di fare dalla loro passione una carriera troverà sempre la danza come prima prova di audizione, e siccome tutta la ‘danza’ nasce da una buona base di classica, secondo me diventa fondamentale mantenere alto la concentrazione e entusiasmo per questa difficile disciplina. Trovo che avere un obbiettivo ben preciso, ovvero un esame, sia il modo più semplice per ottenere tutto ciò.

Detto fatto!

Gli esercizi fissi da imparare hanno portato risultati piacevolmente sorprendente. Ho visto un ritorno ad una forte  discipline interiore, i miglioramenti ottenuti da settimane in settimane erano palpabile e visibile anche per gli allievi  e mano a mano che superavano a piccoli passi loro stessi ho visto un accrescere di sicurezze e autostima.

Come prima volta ho chiamata come esaminatrice la co-fondatrice della CMT, Silvia è stata gentile e comprensiva riconoscendo gli errori dovuto all’agitazione ma anche seria nel giudicare i pregi e difetti di ognuno. Tutti gli esaminanti sono entrati agitati e usciti sorridenti (meno male che non è successo l’inverso!) Tutti promossi, esperimento riuscito e sicuramente da ripetere anche con altre materia l’anno prossimo.




Sabato sera abbiamo replicato “Greased Lightning”, per la rassegna Musical Maestro, una rassegna di compagnia amatoriali con il scopo di raccogliere fondi per costruire una scuola a Tanzania.

Avrebbe dovuto essere una data semplice, il teatro era già dotato di un impianto luci e audio, ci sarebbe stato da fare i puntamenti e attaccare i nostri mixer e microfoni.  Ma quando mai????

Marchetto lavora con noi da quasi cinque anni ormai, è capace di arrivare in pullman con noi a Borgomanero alle 17.00, montare l’audio da punto e capo e fare un soundcheck alle 18.00. Vederlo seduto al mixer con la testa tra le mani alle 19.40 con nulla funzionante era a dire poco ‘inquietante’….anzi era un déjà-vu, già fatto/già visto,  e non portava mai verso un lieto fine!

Comunque, per le 20.00 riusciamo fare un brevissimo check e via.  Prima cambio scena sfumo la musica, non si sfuma! Benissimo, Marchetto ad un certo punto mi dice “Non ho più il controllo del mixer”…. Benissimo!!! Frammenti di immagini sconnesse mi passano nell’anticamera della mente, tipo, il mixer con tutti i suoi pulsanti luminosi accesi che si alza da solo e va al bar o peggio va in palco a picchiare qualcuno non perfettamente intonato!!! Concentrati Sheridan siamo in crisi, passiamo al piano B, non abbiamo un piano B! Passiamo alla meravigliosa arte di arrangiarsi al meglio che, non so perché, comprende sempre l’uso di un linguaggio molto ad ‘arcobaleno’!!!!

 Vabbè arriviamo in fondo, non so quanto si sia accorta la gente in sala, sembravano comunque contenti e divertiti….in palco si sono accorti tutti…ormai la tensione si trasmette in wireless… applausi come sempre calorosi e spero un buon contributo per i piccoli della Tanzania.

Siamo cercando di aumentare i cast in previsione della stagione estiva – se conoscete qualcuno/a che potrebbe divertirsi con noi…passate parole.

A presto
pia



domenica 28 febbraio 2016

E alle volte si vince!

Settimana intensa direi…. Ovvero – un venerdì intenso!

Incontro in stazione ore 6.20, vale a dire alzarsi alle 4.45! Alcuni sono arrivati sorridenti, sveglie e truccate, altri, come la sottoscritta sembravano reduce di una lobotomia senza anestetico…comunque si parte, fiduciosi anche del fatto che il treno e provvista di distributori automatici di caffe!


Tutti i distributori automatici di caffe sono fuori servizio.
Arriviamo in fiera e finalmente la prima dose di caffeina ci fa ragionare meglio.

Le più giovane avevano sola una lezione disponibile per loro età, purtroppo per un disguido del ente organizzativo l’età minimi per partecipare ha subito una variazione non comunicato e ci siamo trovati a ‘piedi’. Spiegando con ‘le buone’ non ha funzionato, con ‘le cattive’ ancora meno, un insegnante ha provato con ‘il pianto inconsolabile’ ma niente da fare. Vabbè, un non ‘simpaticissima’ inizio giornata. Intanto i più grandi che sono entrate in lezione hanno avuto il piacere e privilegio di lavorare con Patrick Duncan, che ha fatto un bellissimo ora di repertorio ‘Newsies’.

Le ragazzine nel frattempo entrano in un'altra aula dove si trovano davanti un maestro che parla solo inglese, una lezione /audizione per una scuola professionale e compagni di corso che erano molto più grandi di loro …… Hanno ‘sopravvissuti’ per i due ore di lezione …..!!!

Lezione di tap, repertorio da ‘La Sirenetta’. Con molto piacere vedo che Rebecca, finalmente tira fuori la grinta e rimane in prima fila per tutto il tempo. A volte essere senza paracaduta, davvero serve a capire che per volare bisogna sbattere forte le ali!

I piccoli intanto hanno convinto gli insegnanti di tessuti e cerchi di farle provare l’ebrezza del ‘circo’…più che ebrezza forse dovrei dire ‘lividi e dolori’….



Mentre i grandi vanno a fare un ultimo lezione di repertorio Lion King il gruppo giovane si avvia verso il concorso.


Faccio un breve incursione nei camerini dove, circa 200 persone si stanno truccando, ballando e cantando in un corridoio….anche no! Ci mettiamo in platea e seduti comodamente vengono pettinati.
Parlare dellle esibizione non sarebbe corretto – tutti i partecipanti hanno dato il loro meglio.  Potrei notare che di grandi talenti abbiamo visto poco e anche se scegli di cantare Don’t rain on my parade, non vuole dire che Barbra Streisand o Lea Michele hanno da temere. Molto lungo il concorso, dopo sei  ore sfido a chiunque di non usare la parola ‘basta’!!!  Ovviamente se ogni categorie fosse state programmata per un orario preciso con le premiazioni subito dopo (come d’altronde succede quasi ovunque al di fuori dal Italia) forse sarebbe stata più ‘piacevole’ ma comunque… Un applauso agli organizzatori per la gestione del retropalco, gli addetti venivano a chiamare, i tecnici suono microfonavano con calma e tutti erano estremamente gentili considerando che anche loro erano lì da ore e ore. Il suono era abbastanza orribile ma anche il teatro/capannone aveva un’acustica terribile. Scambiare microfoni a due cento persone senza quasi mai intoppare sul numeri giusto di tirare su sul mixer non è per niente semplice.
I premiazioni erano forse il momento più brutto. Personalmente mi avrebbe fatto piacere vedere i giudici in palco e non solo la presentatrice con un foglio manoscritto leggere nomi alla velocità della luce perché ormai era tardi e la fiera doveva chiudere. Peccato intoppare propria in finale….
Il viaggio verso casa e tranquilla, c’è chi dorme, chi chiacchera e chi vomita.


Ringrazio in modo particolare Davide che è stato il ‘mastino’ del gruppo. Era nel backstage a proteggere bambine, sbarra, borse e bastoni tutto il tempo.
Viviana che senza mai scomposi pulisce anche il treno dopo che una ragazza sta male, e me lo dice solo dopo l’accaduto, e sorride!!! Io non sarei stata capace.
A casa siamo tornati con
Un primo posto- Rachele
 Un secondo posto – gruppo compagnia
 una menzione speciale e biglietto per Cats -Irina
2 borse di studio -Anita
2 borse di Studio -Sara
1 borsa di studi – Alice
E soprattutto la CMT junior è tornata a casa con il premio più bello in assoluta. La capacità di gioire a pieno quando vincono uno dei nostri e di rallegrarsi con loro siccome forse una loro vincita. Il spirito di squadra è un dono preziosa che per entrare in compagnia diventa uno dei requisiti fondamentali.

Bravi a tutti e ‘in bocca a lupo’ per chi domani sostiene gli esami!!!

domenica 21 febbraio 2016

In bocca al lupo a noi



Siamo a domenica sera, ore 20,00.
Se guardo facebook vedo che le persone normale hanno fatto una fine settimane al insegna del relax, del divertimento, delle gite fuori porte e cena con gli amici.

Io perchè non ci riesco? Perchè io lavoro in continuazione senza riuscire mai a mettermi alla pari con tutto quello che dovrai fare? Mi sembra quasi di essere tornata ai tempi della scuola, quando una si buttava avanti con i compiti durante il weekend per potere andare a danza tutti i giorni della settimana.

Però avrei dovuto aver superato questa fase della vita.....

Beh,se è vero che chi semina raccoglie .... vederemo!

Venerdì prossimo  abbiamo tre pezzi in finale al Concorso di Musical a Firenze.
Siamo pronti ? Si dai....forse, boh, dipenderà della concorrenza.

Comunque vada sarà un successo... l'importante è partecipare .... arrivati in finale siamo tutti vincitori.... prima di tutto divertirsi.... è servita a farci esperienze.. ahahahahahahah!!!!!

Frasi fatti che vanno bene a colmare la tristezza di tornare a casa a mani vuoti. Se non si ha voglia di vincere qualcosa, partecipa ad una rassegna. Dal momento che ci sono premiazione, ci si spera. Poi logicamente se la gara è di un livello alto ci si fa del tuo meglio ma non pretendi...guarda, impara e torni a casa per migliorarti prima della prossima .....

Io spero che sia un concorso leale, spero che vinca veramente il migliore, come spesso non accade...e vorrei tanto che da qualche parte 'il migliore' siamo noi.... !!!

In bocca al lupo a tutti .... sorridete comunque... e imbavagliatemi al occorrenza!

Il video della settimana non è da concorso ....ma di lavori 'in corso'




domenica 14 febbraio 2016

Pillole - con e senza zucchero!

Che dire – beh, intanto per fortuna il 2016 è un anno bisestile, così almeno ho quello giorno “29” in più! Se ci arrivo indenne fino a fine mese tutto il resto del anno sarà una passeggiata!



Allora le ultime due settimane in pillole:

In su.
   ü  Siamo passati in finale al concorso Professione Musical con tre brani.
   ü  Abbiamo fatto due spettacoli esauriti a Camploy.
   ü  Due ingaggi estivi confermati
ü  Un nuovo ingaggio in aprile in fase di trattative.
ü  Andata e tornata a Londra in meno di ventiquattrore.
ü  Biglietti per Glenn Close presi.

 



In giù

û   Immettere i codici fiscale di 24 persone quattro volte ciascuno senza opzione copia/incolla per partecipazione concorso.
û   Dover mandare via il pubblico dal teatro perché non c’era più libero nemmeno un scalino.
û   La quantità di carte e cartaccia che bisogna presentare per fare parte del Teatro nei Cortile. Qualcuno dovrebbe fare un corso accelerato di ‘salviamo la foresta Amazonica’.
û   Andare e tornare da Londra in ventiquattrore senza concludere niente.
û   Sentirmi ‘offesa’ come Italiana da una persona Inglese. L’essere nata là non è automaticamente sinonimo di cultura maggiore e certe ‘arroganze’ non ci stanno.
û   Sapere che siamo solo al 14 febbraio e la seconda quindicina saranno più toste dalle prime e già non ho più fiato!

û   Il raffreddore che la compagnia sta allegramente passando in giro è toccato ora a me.

    E più o meno ci siamo!


Vorrei cambiare argomento per trenta secondi. Come di consueto la settimana scorsa è stata ‘Sanremese’.
Se non erro, è un concorso canoro. Ammetto che non lo seguo ma comunque non ci si può fare a meno di vedere, attraverso i social, i commenti etc. Ogni anno Sanremo, sembra vivere non sulla scia delle canzone ma sulla scia delle polemiche che crescono attorno al kermesse. La farfalla di Belen, le cifre esorbitante che percepiscono i presentatori, il plagio, le aspirante suicidi…. Alle fine non si parla d’altro, poi annunciano un vincitore e per un anno tutto si placa. Quest’anno gli stessi cantanti ci hanno regalati la polemica. Poverini, avranno capito anche loro che se non fano qualcosa d’altro fuori che cantare nessuna li prenderà in considerazione! Allora ecco che spunta “l’arcobaleno”….. E come sempre tutto diventa un campo di battaglio politico.

‘Chi ha l’arcobaleno non potrà vincere….. chi non ha l’arcobaleno diventa immediatamente ‘persona non grata’ e subisce una campagna mediatica contro mica da scherzo… chi se l’ha fatta prestare…chi se l’ha fatta rubare…Mamma Rai deve mostrarsi schierata da una parte….Il presentatore anche….

Ma porca la miseria è una gara di canzone!!!! Intanto ventisei bambini sono bruciate vive o annegato e a Taiwan un terremoto ha devastata il paese. Possiamo trovarci delle priorità per piacere. Non importa quante arcobaleni sventoleranno, i cantanti, resteranno sempre e comunque cantanti e i politici resteranno politici. Per ogni cose c’è un luogo e chi vuole vincere una battaglia non lo fa ‘mettendoci il cuore’, lo fa con delle tattiche studiate.

Vorrei che il pubblico da casa, facesse il pubblico da casa.

Che i cantanti cantassero.

Che i politici si mettono a servire il popolo

Che noi tutti facessimo i cavoli nostri

E che chi vuole, come Don Chisciotte, intraprendere una causa persa scegliesse bene di aiutare coloro che non possono aiutarsi da soli.

 


Passo e chiudo… col  <3   visto che oggi e S. Valentino!

domenica 24 gennaio 2016

Galà e cabaret

Cambio oggi, e faccio un foto blog.

Venerdì sera siamo stati ospite presso il Crowne Plaza di Verona, dove tra eleganza, spettacolo e cena di galà l'agenzia Perdonà, ha festeggiato trent'anni di attività. Noi abbiamo partecipato con vari pezzi di repertorio di musical, percorrendo anche noi trent'anni di storia.




           

 
        























grazie a Nicolò che ha smontato i conduttoridi aria calda nei momenti morti si gioca a fare Marilyn!!!





                   








                                                  e poi ovviamente si va in scena



buona settimana a tutti.

domenica 17 gennaio 2016

Puoi ripetere la domanda?



A costo di sembrare veramente 'vecchia' oserei intitolare il blog di questa settimana.

"Ai miei tempi...."

Solo che anche questo titolo non sarebbe proprio azzeccato, forse sarebbe più veritiera "prima del avvento di internet".  Abbiamo informazione di qualsiasi genere disponibile con un semplice tocco, ma mi sembra che più diventa semplice ottenere risposte meno domande facciamo. Mi spiego meglio!

Lunedì sera, lezione di classica, livello intermedio. Studio pre-esame.

"Ragazze, non sembrate ballerine di danza classica, dai immaginate di essere la vostra ballerina preferita".  Vedo davanti a me sguardi un pò vuoti. Chiedo ad una: "Chi è la tua ballerina preferita"?
Sguardo che comincia ad impanicarsi. Apro la domande al gruppo.... dopo un minuto di silenzio imbarazzante una vocina sussurra; 'Anbeta'????  Per quanto posso ammirare la Sig.ra Di Filippi per i sforzi fatti a portare la danza in ogni salotto italiano, Anbeta non è un'etoilè mondiale. Ok, penso tra me e me, questi ragazzi studiano musical, hanno i loro miti altrove, colpa mia, non ho insistito abbastanza sulla cultura della danza classica ma possiamo rimediare. Presto fatto, da domani corso accelerato o forse dovrei dire aculturato!

Vado sul sicuro: "Qual'è il vostro musical preferito"? (una vocina dentro la mia testa mi dice, fare la domanda più difficile) ".... preferito, che non avete mai studiato alla CMT"? Stessi sguardi di prima però adesso si sentono in colpa perciò qualcuno prova con due titoli, ahimè di film musicali piuttosto di spettacoli teatrali. Eh, no!! Adesso non ci sto!!!

La generazione precedente a loro non aveva internet, ovvero era nella sua infanzia e di sicuro a dodici anni non avevano ne tablet ne smartphone. C'erano le riviste, i libri le videocasette e poi i dvd. Ma loro nonostante queste 'difficoltà' erano avanti. Lea Salonga era un mito, si ascoltava i cd di musical registrate con lei in macchina andando a scuola (perchè non c'era neppure l'i-pod). Le foto sulle riviste erano rovinate per quante volte sfogliate e in sala spesso entravo e trovavo gli allievi che cercavano di riproporre posizione o prese impossibile. Erano affamati di sapere/veder/fare.

Adesso che tutti possono vedere in un istante nessuno lo fa. La passione non c'è più, non c'è più l'emozione del attesa per l'uscita mensile della rivista preferita. L'età delle scoperta non esiste, tutto e già 'scoperto'. Mettere via i soldi per un anno e andare a Londra a vedere un musical... macchè, c'è la Ryanair, con cinquanta euro andata/ ritorno ce ne andremo quando vogliamo... però alla fine non si va, perchè è troppo accessibile, e si sa, quando è troppo facile non c'è più gusto.

La tristissima verità è che le stesse ragazze che hanno una passione sfegatato per il musical, (se no non sarebbe li a tutte le ore a studiare da otto anni) probabilmente sanno tutti sul grande fratello, the voice, italia's got talent, x factor, bake off junior e prossimamente piccoli giganti. (L'uso dei nomi con lettere minuscolo è assolutamente voluta) Il reality in tv e in internet sembra un punto d'arrivo, una metà ambita, non si rendono conto credo, che il reality, è un tipo di intrattenimento dove, nessuno viene pagato a parte i giudici e gli autori, dove meno talento hai e più analfabeta se meglio è, perchè il pubblico di casa può ridere di te, e infine il tuo momento di notorietà svanirà nel esatto momento che nessuno mette più commenti volgari e denigratori sulla tua pagina fb o twitter.  

Certo potrei usare il blog per imboccarli personaggi del musical o spettacoli di Broadway, ma non lo faccio, io voglio che la voglia di sapere parte da loro. Se è vero che 'piccoli artisti crescono' e anche vero che l'artista è una persona che ha fatto un gran bel percorso personale per arrivarci. Io guiderò i miei allievi, li aiuterò ad andare avanti quando si deprimano ma non farò il lavoro a posto loro!

E con ciò - passo e chiudo!

domenica 10 gennaio 2016

Buon anno e buon lavoro

Buon anno a tutti!


Come consueto è ora di fioretto... mmhh, ho guardato gli anni indietro e bene o male i miei fioretti sono sempre uguali, solo che quest'anno sono già in difficoltà.


  • finire di tradurre copione  (già fatto)
  • prenotare teatri etc (già fatto)
  • essere più buona (già fatto)
  • Scherzavo (vede punto precedente)
Vabbè, forse vuol dire che avrò più tempo a dedicare ad altre cose. Tempo che sicuramente mi servirà visti gli impegni dei primi due mesi del anno. Tra gennaio e febbraio avremo quattro spettacoli, gli esami interni, una rassegna, un giorno a Londra e forse un concorso. Spero che non avrò tempo per mangiare che sarebbe un bonus dopo le vacanze!

Però ammettiamolo, avere tanti impegni nell'agenda e bello. Non c'è nulla più deprimente di un febbraio grigio e piovoso chiusi in casa.

Non ho molte novità da raccontare ma vi lascio due video. 

Il workshop di natale come primo. Solo i pezzi di gruppo, i solisti erano tanti e per non fare torto a nessuno....

Poi ricarico anche il 1996-2016, credo che tanti non l'hanno visionato e visto l'anno che verrà ... cominciamo a caricarci per bene!

buona settimana!